Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ispettori al San Bortolo, Oncologia al setaccio Al vaglio le visite «sospese». I medici: carenza di personale già segnalata. Fracasso (Pd): la Regione sapeva
VICENZA Il reparto di oncologia dell’ospedale San Bortolo «setacciato» dagli ispettori regionali. Ieri i tecnici inviati da Venezia si sono presentati nella struttura vicentina per far luce sulla sospensione delle visite di controllo post-operatorie nell’ambulatorio di oncologia. Sul piano politico c’è chi ora attacca la stessa Regione: «So per certo che la carenza di medici era stata segnalata dall’Usl a Venezia più volte, il presidente Luca Zaia indaghi su questo» attacca il consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso.
L’ispezione
Il reparto vicentino dedicato ai tumori – che segue attivamente 6mila pazienti all’anno, e ogni 12 mesi ha 900 nuovi casi, svolge 9mila visite ambulatoriali e altrettanti trattamenti di chemioterapia – nei giorni scorsi è finito sulle cronache dopo la denuncia di una paziente oncologica in tv, direttamente al presidente del Veneto, circa l’annullamento dei controlli per lei e altri. Zaia, scusandosi in diretta, ha poi disposto l’invio degli ispettori. C h e s o n o a r r i va t i i e r i a l l e 14.30. «Abbiamo dato loro tutto il supporto possibile, chiaramente volevano sapere le ragioni per cui certe visite erano state posposte “sine die” – osserva Giovanni Pavesi, direttore generale da gennaio – si sono concentrati solo su oncologia, nessun altro reparto. Non so dire se torneranno». Pavesi nei giorni scorsi ha disposto c he t ut te l e v i s i te s os pes e , qualche centinaio, vengano effettuate entro un mese.
La difesa dei medici
Il sindacato dei medici Cimo ieri è intervenuto per difendere chi opera nel reparto, gestito da tempo da facenti funzione. «Il colpevole che cerca il presidente Luca Zaia è la mancanza di un primario da sei anni e di tre oncologi» criticano i segretari Luigi Dal Sasso e Rocco De Vivo. «La situazione del reparto di oncologia del San Bortol o è e s t re mamente critica: da oltre 5 anni è privo del direttore di ruolo. Nonostante questa carenza di risorse le prestazioni non solo non sono diminuite, ma si sono incrementate». Dal sindacato dei medici si fa presente che la «sospensione temporanea delle visite di controllo per i pazienti da già curati ed attualmente liberi malattia», causa carenza di personale, era stata comunicata ai vertici dell’Usl 6 – allora retti dall’ex dg Ermanno Angonese – ancora a novembre. «La sanità veneta non ha bisogno di proclami, ma di un’attenzione alle problematiche che nel caso di specie non c’è stata ci sono dei soldati che sono stati lasciati in trincea senza rinforzi, e sotto il fuoco amico dei loro stessi generali».
Regione nel mirino
«La responsabilità va alla Regione, che non ha dato l’autorizzazione ad assumere personale medico. Dall’Usl 6 c’erano state più richieste formali a Venezia – critica Fracasso, ann u n c i a n d o c h e d e p o s i te r à un’interrogazione sul tema - Possibile che il presidente Zaia non sappia che da sei anni uno degli ospedali “hub” del Veneto è senza primario di oncologia?». Intanto però da parte dell’attuale direzione dell’Usl 6 si fa presente che tutte le visite sospese sono state riprogrammate senza necessità di aggiungere ulteriore personale.
La difesa Nonostante la critica carenza di risorse le prestazioni non calano