Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Centrale dello spaccio in casa, arrestati il pusher e il fornitore

Blitz dei carabinier­i, sequestrat­i hashish, cocaina e 950 euro

- Benedetta Centin Raffaella Forin

BASSANO I carabinier­i li tenevano d’occhio da qualche giorno e quando, nella notte tra sabato e domenica, è avvenuto lo scambio droga–soldi per pusher e fornitore sono scattate le manette, in flagranza. L’uno aveva fatto della sua abitazione una centrale di spaccio, aprendo la porta ad assuntori in astinenza per guadagnarc­i, l’altro gli recuperava di volta in volta « i l ca r i co » da s merciare a i clienti. Nello scorso weekend la fornitura di stupefacen­te per quasi mille euro, 950 ad essere precisi: 12 grammi di cocaina divisi in sette involucri e poco meno di 3 grammi di hashish. Abbastanza per far scattare le manette per detenzione e spaccio di sostanze stupefacen­ti per entrambi. A finire recluse al San Pio X di Vi ce nz a due ve cc hi e co noscenze delle forze dell’ordine: l’operaio Gianfranco Orellusi, 50enne di Cartiglian­o, pregiudica­to, nel 2010 finito nell’indagine della Guardia di finanz a c h e a ve va a r r e s t a to u n a quindicina di persone e sequestrat­o 8 chili di droga, un arsenale di armi e un chilo e mezzo di tritolo; e il marocchin o E c h C h a to u i Abdel a z i z , commercian­te di 57 anni residente a Bassano, a nche l ui pregi udicato, c he f a ceva l e consegne a bordo della sua Mercedes. Auto in cui, concluso l’ «affare» con l’operaio, aveva nascosto quanto gli era stato pagato. Non abbastanza bene però da non far trovare quei 950 euro ai carabinier­i di Bassano, che avevano già fatto appostamen­ti a Cartiglian­o e che sono intervenut­i una volta documentat­o lo scambio illecito. In casa di Orellusi c’erano invece la cocaina e l’hashish a p p e n a c o mpr a t i , c o n c u i avrebbe a sua volta rifornito gli assuntori. Tutto sequestrat­o. BASSANO «L’istituzion­e dell’ottavo tribunale del Veneto, con sede a Bassano, sarà decisa sulla base degli indici di efficienza del sistema giudiziari­o del territorio, rilevati dagli esperti della commission­e Vietti. Non saranno le segnalazio­ni e le pressioni politiche a fare la differenza, ma i dati dell’analisi effettuata». La senatrice bassanese del Pd, Rosanna Filippin, spiega il metodo annunciato dal ministro della Giustizia per fare il punto della situazione, nella quale ricade anche la sorte del progetto del Tribunale della Pedemontan­a. Secondo la parlamenta­re, la speranza di rivedere aperto il polo giudiziari­o di via Marinali è riposta sulle conclusion­i elaborate dalla commission­e voluta dal ministero per rivedere la legge delega sul riordino della geografia giudiziari­a italiana, dopo che la stessa aveva soppresso alcuni tribunali, tra i quali quello bassanese. «Se sarà rilevata l’utilità per il Veneto di avere l’ottavo tribunale perché la situazione presenta delle carenze dopo la chiusura di quello cittadino , ci potrebbero essere buone possibilit­à di attivarlo — precisa Filippin —. Il termine per il deposito del materiale da parte dei commissari è stato prorogato al 31 marzo. Spero che entro il 2016 arrivi una risposta. Bisognerà poi fare i conti con i campanilis­mi: tutte le comunità private del tribunale si stanno battendo per la riapertura». Una visione, quella di Filippin, sulla quale dissente il consiglier­e regionale leghista Nicola Finco: «Se la politica lo vuole, lo può istituire: cosa ci starebbero a fare ministri e parlamenta­ri se bastassero i soli dati tecnici per decidere? Non conforta certo la recente astensione del Pd regionale in consiglio al momento di votare il progetto bassanese, che fortunatam­ente è passato, e al quale hanno aderito, oltre alla giunta veneta, 60 Comuni della Pedemontan­a, le Province di Vicenza, Padova e Treviso, le categorie economiche e gli ordini profession­ali. E’ il territorio a volere questo tribunale. Un appello che governo e Parlamento non possono ignorare».

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I carabinier­i
hanno
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pregiudica­ti per
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In azione I carabinier­i hanno arrestato due pregiudica­ti per spaccio di stupefacen­ti

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