Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il ritorno della Veladiano Amore, seduzioni e inganni
non soltanto l’opera ma anche l’artista. Del nuovo romanzo della Veladiano colpisce non solo la dimensione fantasmagorica degli affetti ma anche i particolari apparentemente meno importanti. La casa invasa dalle piante è la metafora del l a s pi r i t ual i t à del l ’ i nsegnante.
C’è un passaggio chiave del libro. E’ l’incontro fra lui e lei dopo il colloquio di lavoro. Il tempo dell’attesa, desiderio che lievita. Il sopralluogo di lui a casa di Bianca, rivela più di un contesto residenziale, esprime una personalità: “Era luglio appena iniziato, c ’era un sole dalla luce chiara che faceva lacrimare, lei non veniva da due giorni, e lui non aveva ancora un contratto sui disegni. Il giardino era quel che si dice un incanto. A destra l ’a z z ur ro t r a s pare nte di un grande ‘Rhododendron augustinii’ lasciato crescere senza ordine riempiva tutto un angolo. I rami uscivano dalla recinzione e sfioravano i passanti che non potevano fare a meno di guardare dentro…”.
Già, rovistare tra le pieghe di due vite agli antipodi - lui seduttore incallito, lei madre alla ricerca dell’Amore - per convincersi che nulla, oggi, in materia di sentimenti è definitivo, ialino. La bravura di Mariapia Veladiano sta nell’aver imbastito un romanzo a intarsi, un cruciverba esistenziale. L’autrice accompagna il lettore lungo una bianca arena narrativa dove l’amore è smaliziata (im)perfezione a due. Il manager, la prof e un rebus: amore perfetto o l’eterna storia seduttore - vittima? Infine, uno dei tanti valori aggiunti del romanzo: la provincia elegante e crudele del gossip (la Vicenza dell’autrice?) invidie e passioni a ruota libera. Tutti a fare le pulci al manager rubacuori e alla prof estrosa. Tutti sicuri che sarebbe finita così. Ma la natura di Bianca riserverà più di una sorpresa al lettore. Non sempre la vittima è il perdente… abbiamo un pubblico di fedelissimi, è un dato significativo. I nostri post sul social network hanno un minimo di 250 mila visite, per arrivare a oltre un milione».
Altro dato: le prenotazioni arrivano da sessanta province italiane, da Svizzera, Slovenia e Austria, (solo il 13% dalla Marca): «Un risultato confortante per il sistema turistico di Treviso». Il sindaco Giovanni Manildo ha commentato: «Questa è la conferma che già oggi “La storia dell’Impressionismo” si configura come l’appuntamento più atteso in Italia, per la prossima stagione, dal pubblico delle mostre d’arte». I biglietti «aperti», quelli in vendita ieri mattina ed esauriti in pochi minuti, consentono al possessore di scegliere la data e l’ora in cui visitare la mostra a Treviso, senza fare la coda all’ingresso; le prevendite aprono il 18 aprile.