Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In tribunale arriva la giustizia 2.0 e un’udienza si chiude in 9 minuti

Amministra­tori di sostegno scelti via Skype. «Abbattiamo tempi e costi»

- Benedetta Centin

VICENZA Prima lo sportello di prossimità, a Bassano e Valdagno, per portare il tribunale di Vicenza direttamen­te nel comune di riferiment­o; ora è la volta della videoconfe­renza che permette al giudice di esaminare l’assistito grazie ad una piattaform­a online (Skype), senza farlo scomodare da dove si trova, casa o struttura di assistenza che sia, senza alcuna perdita di tempo, senza bisogno di mezzi e personale infermieri­stico, e, aspetto non meno importante, a costi zero per l’amministra­zione e l’Erario. Perché tutto avviene virtualmen­te, grazie alle nuove tecnologie: basta un pc e una connession­e ed ecco avviato il contatto tra giudice e assistito. Così come accaduto ieri a Valdagno, per una donna con deficienza cognitivo per la quale è stato chiesto un amministra­tore di sostegno. In pochi minuti il giudice ha definito la procedura, senza provocare stress e disagio alla signora degente, già in difficoltà e sofferente, senza bisogno di trasferirl­a in tribunale a Vicenza, di organizzar­e un viaggio con assistenza, contenendo quindi tempi e costi. Da ieri infatti, come già annunciato qualche mese fa, il servizio di videoconfe­renza è realtà: un’iniziativa prototipo che rappresent­a un primato a livello Veneto e probabilme­nte anche a livello nazionale, un ulteriore e importante servizio offerto alle persone con difficoltà fisiche o psichiche che necessitan­o di tutela e alle loro famiglie. E che proprio per questo è auspicabil­e venga replicato in altre realtà del territorio, con nuovi e diffusi sportelli di prossimità.

«Un atto di civiltà e di rispetto» lo ha definito il presidente del tribunale Alberto Rizzo, attento alle esigenze del cittadino e a fornire una risposta di giustizia tempestiva. E proprio su questo ultimo aspetto c’è da dire che i tempi di risposta, per quanto riguarda l’assegnazio­ne della tutela, si sono ridotti nell’ultimo anno da 200 a 140 giorni, quindi di due mesi.

Il carico di lavoro, per quanto riguarda amministra­tori di sostegno, tutele e curatele è complessiv­amente di 4500 procedimen­ti, e solo nel 2015 ne sono entrati 2040. La videoconfe­renza non farà altro che contrarre ancora di più i tempi. «Ci sono voluti nove minuti al giudice tutelare per definire la procedura della nostra cittadina, nove minuti appena – fa sapere Giancarlo Giuseppe Acerbi, sindaco di Valdagno – che sarebbe stato se la signora avesse dovuto presentars­i negli uffici giudiziari di Vicenza? È di certo un risparmio di tempo, di personale, un sollievo ai cittadini: una grande conquista di cui sono felice». Nella sede municipale da qualche mese è aperto lo sportello di prossimità, dove l’utente può informarsi e svolgere le pratiche burocratic­he per le varie tutele, evitando così trasferte a Vicenza. «È molto vantaggios­o, l’obiettivo è di far aprire altri sportelli nella Valle». E pare non sia così lontano. A Bassano è invece una realtà consolidat­a. «Un grande servizio per le famiglie, nato da un’iniziativa del tribunale, della Conferenza dei sindaci e dell’Usl 3 che lo ha finanziato – fa sapere il sindaco Riccardo Poletto - e anche qui la videoconfe­renza diverrà presto realtà».

Linea diretta Ieri la prima videochat con Valdagno. Presto anche con Bassano Rizzo: scelta di dignità

Acerbi È una grande conquista, apriremo altri sportelli

Poletto Un grande servizio per le famiglie, preso la videochat anche qui

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Presidente Alberto Rizzo ieri ha assistito alla prima videoconfe­renza

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