Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’idea di Nordio: «La prescrizione decorra da quando il responsabile viene incriminato»
VENEZIA «Ho visto molti processi importanti sfumare per la prescrizione. E in questi casi la sensazione è di una resa. Quando un processo si estingue perché non si è stati in grado di concluderlo in tempi ragionevoli, il fallimento della nostra Giustizia è eclatante». Lo ha detto ieri, di fronte alle telecamere di Sky TG24,il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio, parlando dei processi estinti a causa della prescrizione. «Io - ha aggiunto - ho scritto da anni di tanti difetti della magistratura, ma quello che non si può rimproverare ai magistrati, in questo caso, è proprio di lavorare poco. Lavoriamo anche troppo, rispetto ai risultati che produciamo e all’importanza dei processi che ci vengono portati davanti. Ma in un Paese in cui esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, e noi continuiamo ad avere questa assurdità, i magistrati devono indagare su tutto e su tutti. E con le risorse miserabili che abbiamo a disposizione, molti processi svaniscono». Il ragionamento di Carlo Nordio parte proprio da questo. E la «colpa» starebbe proprio nelle leggi che regolamentano la prescrizione. «Noi facciamo decorrere i termini della prescrizione dal momento in cui vengono commessi i reati - spiega il procuratore aggiunto di Venezia - però in questo modo, quando veniamo a scoprire i reati, siamo già molto avanti». Gli esempi sono tanti: «Ci sono reati come quelli dei “colletti bianchi”, il falso in bilancio, le false comunicazioni agli organi di vigilanza bancaria o il finanziamento illegale dei partiti, che si scoprono dopo indagini complesse. Ma così gli eventuali responsabili si individuano solo quando già sono trascorsi due o tre anni. E intanto la prescrizione va avanti, e così rimane poco tempo per concludere i tre gradi di giudizio. Questo, con il collasso della nostra giustizia, è impensabile». Da qui la proposta lanciata ieri da Carlo Nordio: «Il rimedio per evitare l’estinzione del reato ma anche il rischio che il cittadino resti sulla graticola giudiziaria per troppo tempo? È semplice: facciamo decorrere i tempi di prescrizione non da quando viene commesso il reato ma da quando il cittadino viene incriminato».