Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Venticinque detenuti per 207 posti, il nuovo carcere è ancora semivuoto L’assessore: «Ora risposte rapide»
nella nuova struttura, ma la cucina sarà omologata solo tra 10 giorni, così tocca fare la spola per i pasti. La nostra mensa deve essere costruita. L’infermeria è ancora da organizzare, tanto che il medico deve appoggiarsi in una cella. E poi, ancora, i cablaggi: non dovrebbero essere pronti prima di settembre».
Resta poi l’incognita degli organici che, per cui la Cgil aveva ipotizzato un innalzamento ad almeno 170 unità per il personale di Polizia, oggi a 72, e a 14 per quello amministrativo, ora a 8.
«Il ministro Orlando – continua Pegoraro – ci aveva rassicurato, dicendo che l’apertura piena sarebbe arrivata una volta definiti organici adeguati. Ma non sappiamo ancora quale numero sia ritenuto congruo a livello centrale».
Intanto, nelle prossime ore, dovrebbe prendere servizio un secondo direttore. «Ci risulta sarà Massimiliano Forgione – prosegue – figura di primo piano dell’amministrazione penitenziaria e fratello dell’attuale direttore, Antonella Forgione. Dovrebbe seguire le fasi di avvio, con un incarico intanto fino a luglio». In ogni modo, Pegoraro non resterà co n le mani i n mano. « I l 9 maggio incontreremo Gennaro Migliore – spiega – al sottosegretario alla Giustizia chiederemo risposte a tutti gli interrogativi in sospeso, compresi quelli sulla formazione. Nel nuovo carcere ci sarà una sezione penale, con detenuti che richiedono un livello di attenzione superiore».