Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Ho comprato il sito del museo», è giallo
Dopo i racconti porno, spunta un «anonimo bassanese». Ma l’indirizzo web è diverso
BASSANO Non c’è pace per il dominio internet del museo civico cittadino che continua ad essere tirato in ballo sul web. Dopo che il vecchio indirizzo, dismesso dal Comune da tempo, era diventato un blog a luci rosse, ora la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo.
Da qualche giorno on line appare l’indirizzo «www.museibassano.com» che, oltre ad alcune suggestive immagini della città corredate da solenni versi, riporta una dichiarazione firmata da un «anonimo cittadino» che, richiamandosi a quanto accaduto nei mesi scorsi, scrive: «Questo dominio è stato acquistato per sen- so civico da un cittadino che ama Bassano del Grappa ed ha a cuore la sua immagine. Il dominio é stato acquistato assieme ad altri che non sono stati adeguatamente tutelati (www.museocivicobassano.it e .com), per evitare spiacevoli utilizzi come accaduto nel caso del dominio www.museobassano.it. Bassano del Grappa è una delle più belle cittadine del Veneto; la mia speranza pertanto è che la sua unicità e bellezza possano far rifiorire quel senso di rispetto che da troppo tempo è andato perduto, ma che ella merita».
La cosa ha suscitato curiosità tra alcuni utenti dei social, riuscendo anche a strappare diversi consensi ed apprezzamenti . Altri invece hanno subito interpretato il tutto come una trovata di qualche bontempone o di qualche nuovo hacker esperto.
Insomma, un nuovo mistero telematico avvolge il museo cittadino mentre si attende la nomina del nuovo direttore (la commissione esaminatrice ha iniziato i colloqui con i 75 candidati ed entro qualche settimana dovrebbe emettere il verdetto).
«In Comune non ne sappiamo nulla, anche se l’episodio suscita qualche perplessità; il presunto dominio acquistato non è certo quello ufficiale del nostro istituto che termina con “it” e non con “com” – ha spiegato l’assessore all’Innovazione Giovanni Cunico – E non c’entra nemmeno quello vecchio e dismesso, che poi è stato usato da qualcuno per un blog vietato ai minori. Quell’episodio è stato da noi denunciato alla polizia postale. So che da tempo non è più accessibile perché è stato bloccato».
Insomma, il« presunto» salvatore del sito non avrebbe ragione di esistere visto che quell’indirizzo, oggi, non c’è più. Il mistero prosegue.