Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rio, Fede bandiera d’Italia. «Premio alla sua grinta»

Simeoni, Dorio, Galiazzo e Cipressa, il saluto degli olimpionic­i veneti: portaci fortuna

- Sorio

VENEZIA Federica Pellegrini sarà la portabandi­era dell’Italia a Rio. «Il coronament­o di un mio percorso» raccontala campioness­a veneziana. Da Sara Simeoni a Marco Galiazzo, il saluto degli olimpionic­i veneti.

L’azzurro tra le mani. Là, a Rio, in Brasile. L’Italia s’illumina di Federica Pellegrini e Federica Pellegrini si prepara a illuminars­i del tricolore. «Essere portabandi­era è il coronament­o del mio percorso. Grandi sconfitte, grandissim­e vittorie. Momenti dove mi sono persa e dove mi sono ritrovata. Sono orgogliosa». Federica si ritrova in vetrina. Sarà lei, la ragazza di Venezia e regina del nuoto, a fare da portabandi­era dell’Italia alle Olimpiadi, quinta donna dopo Miranda Cicognani (‘52), Sara Simeoni (‘84), Giovanna Trillini (‘96) e Valentina Vezzali (2012).

La data: 5 agosto 2016, giorno del suo 28esimo compleanno. È il giorno, dunque, di Federica. Ed è il giorno di un Veneto che torna, con lei, a rivedere certe stelle olimpiche. A Verona vive Sara Simeoni, 63 anni, oro nel salto in alto a Mosca nel 1980, portabandi­era a Los Angeles ’84 e Atleta del Secolo per il Coni. «Guarderemo tutti a Federica. Sperando che sia portabandi­era e portafort una. È un r i conosci mento bello e giusto alla sua carriera». A Rio, quindi pure a Federica, guarda anche Marco Galiazzo. Primo campione olimpico italiano nel tiro con l’arco, correva il 2004 e l’atleta padovano, classe ’83, si metteva al collo l’oro individual­e. Lui, oggi, aspetta di vedere se il suo nome sarà tra i convocati per il Brasile. Nell’attesa, c’è Federica. «Ha vinto molto, la Pellegrini, e penso meriti di rappresent­are l’Italia. La sua impresa più bella? Impossibil­e sceglie- re. Di certo quando difendi i colori azzurri devi essere bravo a non sentire quel peso e lei c’è riuscita tantissime volte».

È riuscita, Federica, a ritagliars­i un posto al sole, dentro e fuori la vasca. Tanto che, secondo Gabriella Dorio, «Fede- rica Pellegrini è un’atleta e, di per sé, un’immagine». Dorio, 58 anni, padovana di Veggiano, è quella che si prendeva l’oro a Los Angeles nei 1500 metri piani. «Ragazza grintosa, che non molla mai e lavora sodo. Anche se a volte pare avere la testa per aria, la realtà è che dentro sa cosa vuole e come ottenerlo. Parlo di quell’immagine lì». Parla, Dorio, di una Pellegrini che tocca, adesso, un vertice. «Rappresent­i lo sport italiano, quando sei portabandi­era, e questo è il più al- to significat­o per chi fa sport. Dev’essere pure un momento esaltante e chissà che non le tremino le mani».

Non tremarono le mani ad Andrea Cipressa, classe ’63, lui che insieme a Dorio trionfava a Los Angeles, per l’Italia e per il Veneto, stavolta nel fioretto a squadre di cui oggi è ct. «È un grande onore, fare da portabandi­era. So che Federica aveva declinato, per Londra 2012, visto il calendario di gara, poi l’onore toccò alla Vezzali e va bene così. Penso sia un bell’attestato, oggi, per una grande atleta e un personaggi­o positivo. Che poi Federica sia veneziana, come me, è un motivo d’orgoglio in più».

Ricapitola­ndo: l’argento ad Atene 2004 nei 200 stile libero, l’oro a Pechino nel 2008, la parentesi bigia di Londra e adesso il ruolo di capofila. «Nonostante tutto», dice Federica, «ogni volta che vado a letto mi dico che ne è valsa la pena: perché ho saputo combattere sempre, pronta per ricomincia­re la mattina successiva». Del domani di Federica c’è poca certezza. «Le scelte sul futuro sono rimandate al dopoRio». Ma intanto c’è una bandiera azzurra da mostrare al mondo.

Sara Simeoni Guarderemo tutti a Federica, sperando che sia portabandi­era e portafortu­na. E’ il giusto riconoscim­ento Marco Galiazzo Ha vinto molto la Pellegrini e penso meriti di rappresent­are l’Italia. La sua impresa più bella? Impossibil­e scegliere Gabriella Dorio Ragazza grintosa, che non molla mai e lavora sodo. Dev’essere un momento esaltante. Spero non tremi

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La A Federica sinistrasc­elta Pellegrini con Giovanni Malagò, presidente del Coni. Ieri, a Roma, l’annuncio ufficiale della scelta della campioness­a di Spinea come portabandi­era dell’Italia ai Giochi di Rio

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