Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Berlato show: Lav, Wwf e Hitler, tutti animalisti pericolosi
VENEZIA Cos’hanno in comune Hitler, Goebbels, Himmler, la Lav, Fulco Pratesi e Filippo d’Edimburgo? Sono dei testimoni della «pericolosità dell’ideologia animalista». Almeno per il consigliere Sergio Berlato (Fratelli d’Italia) paladino da sempre dei cacciatori.
Non poteva che trasformarsi in rovente (o scoppiettante) il dibattito sulle nutrie e la proposta di legge per la sua «eradicazione» che autorizza a sparare all’animale e ai cuccioli anche nei centri abitati e in orario notturno. Proposta che sarà ridiscussa martedì prossimo, visto che all’ennesima iscrizione a parlare e data l’ora il presidente Roberto Ciambetti ha aggiornato la seduta. Ma non ci si è annoiati. Soprattutto durante l’intervento di Berlato, che ha preso tutto il suo tempo per esporre la teoria della pericolosità dell’ «ideologia» animalista, mettendo insieme citazioni di discorsi e provvedimenti di Hitler - «ha fatto una legge sulla tutela degli animali, e come lui Goering amava gli animali. O Himmler: anche lui odiava la caccia ed era vegetariano» - con una frase di Papa Francesco: «Anche il Papa l’ha detto: amare troppo gli animali è un male». Di fronte ai brusii Berlato ha tirato dritto, ma a un certo punto perfino il presidente Ciambetti, che certo non si può tacciare di essere un «pericoloso animalista» o un vegano è sbottato: «La prego di mantenere un tono consono all’assemblea», perché Berlato, nella furia della tesi, stava leggendo senza filtri i messaggi arrivati su Facebook alla giovane Caterina Simonsen, affetta da quattro malattie rare e insultata sul social network perché aveva ringraziato gli scienziati che avevano fatto esperimenti sugli animali salvandola. L’aula ha continuato a rumoreggiare. Gli animalisti dell’aula - da Zanoni alla Bertelle - affilano le armi per la prossima volta.