Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, staffetta in canoa dopo Michielin c’è Sammy
BASSANO Dopo Francesca Michielin, è toccato a Sammy Basso, ieri, pagaiare in canoa tra le campate del Ponte vestendo la maglietta «Aiutiamo il Ponte di Bassano».
Ottenuta la deroga dal Comune, Sammy (foto di Giò Tarantini) ha pagaiato senza timori sotto lo storico monumento in compagnia dei componenti del comitato che si preparano ora a ricevere in canoa la capogruppo in consiglio regionale del Pd Alessandra Moretti attesa a giorni.
Nel frattempo si lavora anche per prendere parte alla Vogalonga di Venezia: «Assieme a Beppe Faresin, canoista esperto e amico di noi bassanesi, parteciperemo domenica all’evento con un equipaggio targato “Aiutiamo il Ponte di Bassano” – spiega Maria Pia Farronato, una delle portavoce del comitato – in questi mesi grazie a Ilario Baggio abbiamo portato molte persone in canoa, sotto il monumento. Adesso però abbiamo deciso di andare nuovamente al di fuori della città, così da sensibilizzare sempre più persone e raccogliere ulteriori fondi per il restauro».
Fino ad ora l’attività ha portato alla raccolta di quasi 150mila euro; una cifra importante destinata ad aumentare: «Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad almeno 200mila euro raccolti – spiega ancora Farronato – arrivati a quella ci- fra potremo partecipare ad un capitolato di spesa. Potremmo, ad esempio, finanziare l’illuminazione pubblica prevista il cui costo, secondo i progetti, si aggira proprio sui 200mila euro ma siamo comunque a disposizione per contribuire nel miglior modo possibile, anche su indicazione di chi segue da vicino il tutto». Risolti per il momento, a quanto sembra, i problemi più grossi legati a ricorsi e ritardi dello storico cantiere , attorno al Ponte l’entusiasmo cresce: «Rispetto al passato abbiamo notato una maggior collaborazione tra le parti – aggiunge ancora Farronato – c’è condivisione, nessuno che vuole prevaricare gli altri ma tutti che lavorano in un’unica direzione». E ancora: «Il prossimo passo che andremo a fare è sostenere ancor più da vicino i promotori dell’iniziativa - è la conclusione - che mira a far diventare il ponte un monumento riconosciuto a livello nazionale. Sarebbe importante raggiungere questa tappa anche solo per il ritorno in chiave turistica che ne deriverebbe».