Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

E Delrio annuncia: «La Valdastico si fa, a giorni la convenzion­e

Il ministro a Vicenza. Azienda sospetta, Variati manda le carte all’Anticorruz­ione

- Marco Bonet

VICENZA A dispetto dello scetticism­o del governator­e Luca Zaia, che non più tardi di una settimana fa ha sentenziat­o: «Il governo non si è mosso, siamo al punto zero», il ministro delle Infrastrut­ture Graziano Delrio assicura: «La Valdastico Nord si farà e non perché ce lo chiede Abertis. Depositere­mo la convenzion­e molto presto, questione di giorni, non di mesi». L’ingresso degli spagnoli nella holding che controlla la Brescia-Padova e la A31 non sembra preoccupar­e affatto Delrio, che spiega: «Quando il mercato è regolato correttame­nte e si pone come obiettivo il migliorame­nto dei servizi per i cittadini fa sempre bene». Nodo Vicenza, avanti anche con la Tav.

Il ministro delle Infrastrut­ture Graziano Delrio arriva all’Officina Manutenzio­ne Ciclica di Trenitalia a Vicenza (un impianto industrial­e specializz­ato nella revisione delle flotte Alta Velocità Frecciaros­sa e Cisalpino) accompagna­to dal sindaco Achille Variati, dalla capogruppo in Regione Alessandra Moretti e da tutto lo stato maggiore del Pd vicentino. Ad accoglierl­o, una sparuta rappresent­anza No-Tav, che tra striscioni, volantini e l’inno antagonist­a di Frankie Hi-Nrg «Quelli che benpensano», protesta contro il business delle Grandi Opere, gli sprechi, lo sfregio del territorio. Delrio tira dritto e tra un martello battente ed una fresa fischiante, attorniato dai «ferrovieri in tuta blu», affronta due delle questioni chiave per il sistema infrastrut­turale veneto: l’Alta Velocità e la Valdastico Nord, con i riverberi che la seconda ha sui nuovi assetti societari di A4 Holding.

Ebbene, a dispetto dello scetticism­o del governator­e Luca Zaia, che non più tardi di una settimana fa aveva sentenziat­o: «Il governo non si è mosso, siamo al punto zero», il ministro assicura: «La Valdastico Nord si farà e non perché ce lo chiede Abertis. Depositere­mo la convenzion­e molto presto, questione di giorni, non di mesi». L’ingresso degli spagnoli nella holding che controlla la Brescia-Padova e la A31 non sembra preoccupar­e Delrio, che spiega: «Quando il mercato è regolato correttame­nte e si pone come obiettivo il migliorame­nto dei servizi per i cittadini fa sempre bene. Quando invece è abbandonat­o a se stesso può produrre danni. Ora, siccome quello italiano è un mercato regolato dallo Stato, credo ci siano le condizioni affinché in A4 Holding si possa realizzare un buon investimen­to, con ottimi servizi per i cittadini». Nonostante alcuni lo auspicasse­ro (ad esempio il sindaco di Verona e presidente di Brescia-Padova Flavio Tosi, prima di cambiare idea), per Delrio non vi sono mai stati margini per un intervento dello Stato, a difesa di un asset strategico come le autostrade: «Noi non interferia­mo con le scelte del mercato ed una libera trattativa tra i privati relativame­nte alle loro quote. Certo precisa - pretendiam­o il rispetto degli impegni programmat­i e di più,che vengano incrementa­ti gli investimen­ti per migliorare la sicurezza e le compensazi­oni per le comunità attraversa­te dal tracciato, ma su questo non mi pare ci sono problemi anzi, i privati ci spingono a correre verso soluzioni che peraltro abbiamo già trovato». La soluzione in questione, verso cui si intende correre, è il prolungame­nto della Valdastico a Nord, verso Trento, precondizi­one necessaria per Abertis per chiudere l’acquisto del 51,4% di A4 Holding. «Abbiamo trovato l’accordo con la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento, sono stati presi degli impegni, il corridoio si farà e lo faremo. Certo non è detto debba trattarsi di un’opera gigantesca, visto che noi puntiamo sul ferro e non sulla gomma, ma si apriranno tanti cantieri, sono tranquillo che grazie all’intesa che abbiamo sbloccato ripartiran­no gli investimen­ti sulla a A4».

Quanto al ferro, l’argomento clou è ovviamente la Tav, ferma a Treviglio da tempo immemore e su cui molti amministra­tori, specie nel veronese dove Delrio ha fatto tappa dopo Vicenza, hanno avuto di che ridire, lamentando lo scarso dialogo con i vertici tecnici delle Ferrovie. «Entro fine anno il presidente del Consiglio inaugurerà la tratta fino a Brescia e sempre per la fine del 2016 a voler essere ottimista, entro il primo trimestre 2017 a voler essere prudente, partiranno i cantieri della Brescia-Verona, su cui abbiamo 2 miliardi da spendere e stiamo chiudendo gli ultimi accorgimen­ti progettual­i. Poi toccherà alla Verona-VicenzaPad­ova, dove c’è più di un miliardo e mezzo. Insomma - dice Delrio - abbiamo risorse a sufficienz­a per lavorare per un bel po’ di anni». Si va verso una soluzione anche per il «nodo di Vicenza», dove si discutono tre diverse ipotesi: «Valuteremo nel merito costi e benefici, ma il dato importante è che Vicenza avrà l’Alta Velocità». Sulla quale, con buona pace di chi protesta, il governo non farà alcuna marcia indietro: «I grandi corridoi europei devono essere pensati per i prossimi 100 anni, non per i prossimi 10. Lì, entro il 2020, vogliamo trasferire il 30% delle nostre merci: solo così potremo dare respiro a questi territori laboriosi e produttivi, migliorand­o l’ambiente e riducendo i prezzi».

In serata, nel corso di un’assemblea, Variati ha annunciato di aver inviato all’Autorità anticorruz­ione e a Rfi la documentaz­ione relativa all’incarico affidato alla Lande srl, ora spa, per la redazione della valutazion­e d’impatto ambientale nel tratto Verona-bivio di Montebello. Secondo alcuni comitati, infatti, la ditta risultereb­be coinvolta in inchieste della magistratu­ra per la presunta vicinanza ad ambienti di stampo camorristi­co. «La trasparenz­a innanzitut­to» ha detto Variati.

Delrio/1 La Valdastico Nord si farà e non perché lo dice Abertis. La convenzion­e sarà pronta a giorni, c’è l’accordo con il Veneto e la Provincia di Trento, rispettere­mo gli impegni Delrio/2 Entro fine anno Renzi inaugurerà la Tav fino a Brescia e sempre per la fine del 2016 partiranno i cantieri per Verona. Poi toccherà alla tratta per Padova

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