Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
E Delrio annuncia: «La Valdastico si fa, a giorni la convenzione
Il ministro a Vicenza. Azienda sospetta, Variati manda le carte all’Anticorruzione
VICENZA A dispetto dello scetticismo del governatore Luca Zaia, che non più tardi di una settimana fa ha sentenziato: «Il governo non si è mosso, siamo al punto zero», il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio assicura: «La Valdastico Nord si farà e non perché ce lo chiede Abertis. Depositeremo la convenzione molto presto, questione di giorni, non di mesi». L’ingresso degli spagnoli nella holding che controlla la Brescia-Padova e la A31 non sembra preoccupare affatto Delrio, che spiega: «Quando il mercato è regolato correttamente e si pone come obiettivo il miglioramento dei servizi per i cittadini fa sempre bene». Nodo Vicenza, avanti anche con la Tav.
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio arriva all’Officina Manutenzione Ciclica di Trenitalia a Vicenza (un impianto industriale specializzato nella revisione delle flotte Alta Velocità Frecciarossa e Cisalpino) accompagnato dal sindaco Achille Variati, dalla capogruppo in Regione Alessandra Moretti e da tutto lo stato maggiore del Pd vicentino. Ad accoglierlo, una sparuta rappresentanza No-Tav, che tra striscioni, volantini e l’inno antagonista di Frankie Hi-Nrg «Quelli che benpensano», protesta contro il business delle Grandi Opere, gli sprechi, lo sfregio del territorio. Delrio tira dritto e tra un martello battente ed una fresa fischiante, attorniato dai «ferrovieri in tuta blu», affronta due delle questioni chiave per il sistema infrastrutturale veneto: l’Alta Velocità e la Valdastico Nord, con i riverberi che la seconda ha sui nuovi assetti societari di A4 Holding.
Ebbene, a dispetto dello scetticismo del governatore Luca Zaia, che non più tardi di una settimana fa aveva sentenziato: «Il governo non si è mosso, siamo al punto zero», il ministro assicura: «La Valdastico Nord si farà e non perché ce lo chiede Abertis. Depositeremo la convenzione molto presto, questione di giorni, non di mesi». L’ingresso degli spagnoli nella holding che controlla la Brescia-Padova e la A31 non sembra preoccupare Delrio, che spiega: «Quando il mercato è regolato correttamente e si pone come obiettivo il miglioramento dei servizi per i cittadini fa sempre bene. Quando invece è abbandonato a se stesso può produrre danni. Ora, siccome quello italiano è un mercato regolato dallo Stato, credo ci siano le condizioni affinché in A4 Holding si possa realizzare un buon investimento, con ottimi servizi per i cittadini». Nonostante alcuni lo auspicassero (ad esempio il sindaco di Verona e presidente di Brescia-Padova Flavio Tosi, prima di cambiare idea), per Delrio non vi sono mai stati margini per un intervento dello Stato, a difesa di un asset strategico come le autostrade: «Noi non interferiamo con le scelte del mercato ed una libera trattativa tra i privati relativamente alle loro quote. Certo precisa - pretendiamo il rispetto degli impegni programmati e di più,che vengano incrementati gli investimenti per migliorare la sicurezza e le compensazioni per le comunità attraversate dal tracciato, ma su questo non mi pare ci sono problemi anzi, i privati ci spingono a correre verso soluzioni che peraltro abbiamo già trovato». La soluzione in questione, verso cui si intende correre, è il prolungamento della Valdastico a Nord, verso Trento, precondizione necessaria per Abertis per chiudere l’acquisto del 51,4% di A4 Holding. «Abbiamo trovato l’accordo con la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento, sono stati presi degli impegni, il corridoio si farà e lo faremo. Certo non è detto debba trattarsi di un’opera gigantesca, visto che noi puntiamo sul ferro e non sulla gomma, ma si apriranno tanti cantieri, sono tranquillo che grazie all’intesa che abbiamo sbloccato ripartiranno gli investimenti sulla a A4».
Quanto al ferro, l’argomento clou è ovviamente la Tav, ferma a Treviglio da tempo immemore e su cui molti amministratori, specie nel veronese dove Delrio ha fatto tappa dopo Vicenza, hanno avuto di che ridire, lamentando lo scarso dialogo con i vertici tecnici delle Ferrovie. «Entro fine anno il presidente del Consiglio inaugurerà la tratta fino a Brescia e sempre per la fine del 2016 a voler essere ottimista, entro il primo trimestre 2017 a voler essere prudente, partiranno i cantieri della Brescia-Verona, su cui abbiamo 2 miliardi da spendere e stiamo chiudendo gli ultimi accorgimenti progettuali. Poi toccherà alla Verona-VicenzaPadova, dove c’è più di un miliardo e mezzo. Insomma - dice Delrio - abbiamo risorse a sufficienza per lavorare per un bel po’ di anni». Si va verso una soluzione anche per il «nodo di Vicenza», dove si discutono tre diverse ipotesi: «Valuteremo nel merito costi e benefici, ma il dato importante è che Vicenza avrà l’Alta Velocità». Sulla quale, con buona pace di chi protesta, il governo non farà alcuna marcia indietro: «I grandi corridoi europei devono essere pensati per i prossimi 100 anni, non per i prossimi 10. Lì, entro il 2020, vogliamo trasferire il 30% delle nostre merci: solo così potremo dare respiro a questi territori laboriosi e produttivi, migliorando l’ambiente e riducendo i prezzi».
In serata, nel corso di un’assemblea, Variati ha annunciato di aver inviato all’Autorità anticorruzione e a Rfi la documentazione relativa all’incarico affidato alla Lande srl, ora spa, per la redazione della valutazione d’impatto ambientale nel tratto Verona-bivio di Montebello. Secondo alcuni comitati, infatti, la ditta risulterebbe coinvolta in inchieste della magistratura per la presunta vicinanza ad ambienti di stampo camorristico. «La trasparenza innanzitutto» ha detto Variati.
Delrio/1 La Valdastico Nord si farà e non perché lo dice Abertis. La convenzione sarà pronta a giorni, c’è l’accordo con il Veneto e la Provincia di Trento, rispetteremo gli impegni Delrio/2 Entro fine anno Renzi inaugurerà la Tav fino a Brescia e sempre per la fine del 2016 partiranno i cantieri per Verona. Poi toccherà alla tratta per Padova