Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pfas, appello dei sindaci «Fondi per l’acqua pulita»
VICENZA I sindaci dell’Ovest Vicentino in parlamento per denunciare il caso Pfas e chiedere fondi per la bonifica. Ieri i primi cittadini di Brendola, Sovizzo, Sarego, Lonigo e Trissino, oltre a rappresentanti delle municipalizzate che hanno in gestione il servizio idrico integrato dell’Ovest Vicentino e del capoluogo, hanno incontrato a Roma in audizione la Commissione ecomafie, anche grazie alla richiesta del deputato del Pd Federico Ginato. «È stato un incontro positivo» osserva Luca Restello (Lega Nord), sindaco di Lonigo. «Abbiamo presentato tutta la documentazione sull’inquinamento della falda da sostanze perfluoroalchiliche – precisa – in particolare ho fatto presente i problemi per l’agricoltura. Portare acqua pulita a tutte le aree interessate deve essere la priorità». Restello ha chiesto interventi di potenziamento del canale Leb, che prende acqua dall’Adige. «Acqua pulita – riprende il sindaco – c’è già un tubo Arica che, con una pressione di 10 bar, può irrigare l’area dei colli da Grancona a Lonigo. Serve un investimento da 38 milioni. E si stima che ne servano 40 per estendere l’irrigazione all’area di Almisano, più altrettanti per la zona Madonna». Per Roberto Castiglion (M5S), sindaco di Sarego, «il problema è che per ora non ci sono risposte. C’è la latitanza della Regione, che ha elevato i limiti dei Pfas come abbiamo denunciato al Tar, e con esposti in procura. Alla commissione ho fatto presente che Sarego ha i livelli di Pfas più alti. Servono contributi concreti per l’acquedotto, per l’acqua di falda e gli scarichi industriali: in un anno per fare fronte alla situazione l’azienda Centro Veneto Servizi ha speso un 1,2 milioni euro in ispezioni, filtri e dismissioni di pozzi».