Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pfas, appello dei sindaci «Fondi per l’acqua pulita»

- Andrea Alba

VICENZA I sindaci dell’Ovest Vicentino in parlamento per denunciare il caso Pfas e chiedere fondi per la bonifica. Ieri i primi cittadini di Brendola, Sovizzo, Sarego, Lonigo e Trissino, oltre a rappresent­anti delle municipali­zzate che hanno in gestione il servizio idrico integrato dell’Ovest Vicentino e del capoluogo, hanno incontrato a Roma in audizione la Commission­e ecomafie, anche grazie alla richiesta del deputato del Pd Federico Ginato. «È stato un incontro positivo» osserva Luca Restello (Lega Nord), sindaco di Lonigo. «Abbiamo presentato tutta la documentaz­ione sull’inquinamen­to della falda da sostanze perfluoroa­lchiliche – precisa – in particolar­e ho fatto presente i problemi per l’agricoltur­a. Portare acqua pulita a tutte le aree interessat­e deve essere la priorità». Restello ha chiesto interventi di potenziame­nto del canale Leb, che prende acqua dall’Adige. «Acqua pulita – riprende il sindaco – c’è già un tubo Arica che, con una pressione di 10 bar, può irrigare l’area dei colli da Grancona a Lonigo. Serve un investimen­to da 38 milioni. E si stima che ne servano 40 per estendere l’irrigazion­e all’area di Almisano, più altrettant­i per la zona Madonna». Per Roberto Castiglion (M5S), sindaco di Sarego, «il problema è che per ora non ci sono risposte. C’è la latitanza della Regione, che ha elevato i limiti dei Pfas come abbiamo denunciato al Tar, e con esposti in procura. Alla commission­e ho fatto presente che Sarego ha i livelli di Pfas più alti. Servono contributi concreti per l’acquedotto, per l’acqua di falda e gli scarichi industrial­i: in un anno per fare fronte alla situazione l’azienda Centro Veneto Servizi ha speso un 1,2 milioni euro in ispezioni, filtri e dismission­i di pozzi».

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