Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Porta pazienza, è l’Italia» Il sub e il cartello in acqua
Lasciato un messaggio per il monumento degli alpini
BASSANO E’ arrivato pressoché nascosto dalle acque del Brenta, protetto dalla tuta subacquea, è salito sulla seconda stilata del Ponte degli Alpini ed ha collocato un cartello fissandolo al legno. Poche parole, in dialetto, ma significative, per «confortare il vecchio malato»: «Porta pazienza, siamo in Italia». Il riferimento è alla situazione di stallo in cui si trova l’iter del restauro del monumento, sospeso da oltre due mesi in attesa della sentenza del Tar veneto, che stabilirà quale delle due imprese dovrà eseguire l’opera: se la Inco di Pergine Valsugana, che ha già firmato un contratto con il Comune per i lavori, o la Nico Vardanega Costruzioni di Possagno, che aveva ottenuto l’intervento in prima battuta, poi revocato, motivo per cui è ricorsa al tribunale amministrativo regionale.
Una sentenza che tarda ad arrivare e che preoccupa non solo gli amministratori comunali, ma anche i cittadini che riconoscono nel ponte, da tempo in stato di precarietà, non solo un simbolo, ma anche un luogo affettivamente importante per la storia che rappresenta.
Il sindaco Riccardo Poletto continua a sperare che la decisione del collegio giudicante arrivi prima dell’inizio delle ferie d’agosto, altrimenti poi si andrà a settembre, quando potrebbe essere già troppo tardi per allestire il cantiere in alveo, dal momento che l’autunno è anche il periodo più piovoso dell’anno e quindi sconsigliato per mettere in asciutta una porzione del fiume. L’azione solitaria del sub, che spesso si immerge nelle acque del Brenta a caccia di immondizie che poi raccoglie, si è consumata ieri pomeriggio sotto lo sguardo incuriosito dei passanti in attesa dell’arrivo di Vittorio Brumotti . Ma è riuscita a trasmettere il messaggio del sommozzatore, che molti bassanesi condividono.