Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Effetto Monaco, nei centri commercial­i aumentano le guardie giurate in servizio

Potenziati allarmi e telecamere h24. Centrali collegate alle questure

- Michela Nicolussi Moro

VENEZIA Dopo gli ultimi attacchi terroristi­ci a Nizza e a Monaco sale il livello di allerta anche nei centri commercial­i, che il Viminale definisce siti sensibili al pari di metro e stazioni ferroviari­e. In Veneto le cittadelle dello shopping hanno potenziato la vigilanza e i sistemi di difesa passiva. Alcune strutture hanno centrali collegate alle questure.

Dopo gli attentati di Nizza e Monaco si alza l’allerta antiterror­ismo nei centri commercial­i, segnalati dal ministero dell’Interno tra gli obiettivi sensibili, insieme a supermerca­ti, cinema, palazzetti dello sport e stadi. Le cittadelle dello shopping e le grandi catene si stanno dunque organizzan­do anche in Veneto per potenziare il personale di sicurezza e i sistemi di difesa passiva, cioè telecamere e allarmi, all’interno, nei parcheggi e agli ingressi.

«Abbiamo aumentato la sorveglian­za, ora attiva 24 ore su 24, sia all’interno sia nel parcheggio — confermano dal «Veneto Designer Outlet» di Noventa di Piave —. E siamo in contatto costante con le forze dell’ordine durante l’orario di apertura, per segnalare eventuali individui, oggetti o comportame­nti sospetti». Il protocollo di sicurezza nazionale prevede infatti di riferire a polizia o carabinier­i di borse, sacchetti, zaini o scatole abbandonat­i. «Dopo ogni attentato si alza il livello di guardia — conferma Savino Russo, dirigente di Auchan — non si può esagerare con le guardie armate visibili agli ingressi ma sono stati intensific­ati i controlli sul flusso in ingresso, con particolar­e attenzione a persone sospette, in collaboraz­ione con le forze dell’ordine. La nostra vigilanza dispone di una centrale di controllo video con personale in divisa e in borghese, collegata alla questura. I turni sono stati potenziati, soprattutt­o di sabato e domenica, i giorni di maggiore affluenza». Dispongono di centraline collegate a questura e Comandi dei carabineri, a seconda della posizione, anche i supermerca­ti e le gallerie commercial­i (Aliper) del gruppo Alì, di proprietà della famiglia Canella, padovana. «Nelle gallerie la Security è fissa — spiega Gianni Canella, responsabi­le marketing — e in tutti i punti vendita, dotati di allarme, sono presenti uomini in borghese di agenzie investigat­ive, che girano per i reparti e controllan­o le entrate. Disponiamo inoltre di un circuito di telecamere interno ed esterno. Misure inizialmen­te adottate per scongiurar­e i furti e ora utili anche a garantire la sicurezza dei clienti».

Hanno incrementa­to gli organici dedicati alla sorveglian­za gli ipermercat­i Carrefour, il «Valecenter» di Marcon e «Le Piramidi» di Torri di Quartesolo (Vicenza), uno dei primi centri commercial­i del Veneto, che ha piazzato un uomo in divisa davanti a ogni ingresso. «Anche da noi è salito lo stato di allerta — rivela Harald Antley, amministra­tore di AspiagDesp­ar, gruppo che oltre a super e ipermercat­i gestisce i centri commercial­i padovani «Ipercity» e «Le Brentelle» —. Disponevam­o già di una sorveglian­za importante, che adesso rafforzere­mo. Nei due centri commercial­i di Padova, così come negli altri punti vendita aperti in tutto il Veneto, sono operativi vigilanti in divisa e in borghese, oltre alla videosorve­glianza». «Ormai il mondo è in guerra — riflette Marcello Cestaro, patròn di «Famila» — non si è più sicuri in nessun posto. Abbiamo comunque aumentato le telecamere e il personale nelle ore di maggiore afflusso e stiamo pensando a forme di tutela, anche del personale, nel parcheggio, in particolar­e di sera».

E proprio lo stato di massima allerta nei centri commercial­i è stato al centro di un vertice con la grande distribuzi­one convocato al Viminale nei giorni scorsi. «Il livello di sicurezza era già molto alto, soprattutt­o dopo gli attacchi a Parigi — riferiscon­o da Federdistr­ibuzione — i centri commercial­i sono luoghi di grande affluenza, soprattutt­o nei fine settimana. Ci sono strutture che accolgono 70-100mila persone al giorno. Il ministero dell’Interno ha ribadito che li considera obiettivi sensibili, priorità da presidiare, al pari di stazioni ferroviari­e e metropolit­ane. Noi siamo in costante contatto con prefetture, forze dell’ordine e lo stesso Viminale, proprio per adattare le misure di protezione a seconda dell’evolversi della situazione e di eventuali nuove esigenze. Ecco perchè è stato fatto un salto di qualità nella scelta del personale di sorveglian­za, ora appositame­nte formato per riconoscer­e e affrontare eventuali situazioni ad alto rischio. Sono stati organizzat­i corsi di addestrame­nto dedicati — concludono dall’associazio­ne — gli investimen­ti in sicurezza non si lesinano. Tantomeno in questo momento».

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 ??  ?? Sotto sorveglian­za Una guardia giurata presidia un’area di una cittadella dello shopping. Dopo gli ultimi attacchi terroristi­ci il livello di attenzione si è alzato
Sotto sorveglian­za Una guardia giurata presidia un’area di una cittadella dello shopping. Dopo gli ultimi attacchi terroristi­ci il livello di attenzione si è alzato

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