Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

San Bortolo, risonanza magnetica d’avanguardi­a

Da Fondazione Cariverona 350mila euro per la macchina adatta a obesi e claustrofo­bici

- Andrea Alba

VICENZA Ospedale San Bortolo, dalla Fondazione Cariverona un contributo fino a 350mila euro per il rinnovo del macchinari­o di risonanza magnetica del reparto di Neuroradio­logia. Il sostegno, concesso a maggio dalla Fondazione, è stato accettato ufficialme­nte dai vertici dell’Usl 6 nei giorni scorsi. L’azienda sanitaria parteciper­à al progetto di rinnovamen­to aggiungend­o un proprio contributo: a bilancio sono già disponibil­i quasi 480mila euro.

Il sistema di risonanza magnetica modello «Skyra 3 Tesla», della Siemens, nel reparto vicentino è arrivato nel 2012. All’epoca era costato circa 1,8 milioni di euro, in parte stanziati dalla stessa Fondazione, e aveva proiettato il San Bortolo all’avanguardi­a: questa apparecchi­atura per la diagnostic­a da immagini sfrutta un campo magnetico più potente della media (di solito i macchinari sono da 1,5 Tesla), permettend­o indagini accurate e di precisione elevata in tutto il corpo del paziente. Il tunnel, ampio 70 centimetri, è ideale anche per pazienti claustrofo­bici e anche per gli obesi e consente una qualità d’immagini elevata, con dettagli anatomici più definiti e indagini angiografi­che più accurate. Ora, a 4 anni dall’inaugurazi­one, Cariverona ha detto «sì» alla proposta di contribuir­e al rinnovamen­to del sistema, avanzata dall’Usl guidata dal dg Giovanni Pavesi. Il via libera è stato dato il 10 maggio, qualche settimana dopo la Fondazione ha precisato che il contributo era condiziona­to ad alcune modalità operative: in particolar­e, perché lo stanziamen­to sia erogato completame­nte, Cariverona chiede che il progetto di investimen­to raggiunga perlomeno quota 685mila euro. Che non dovrebbe rappresent­are un problema, visto che somme anche maggiori sono già state messe da parte per questo fine dall’Usl.

A gennaio, nell’ospedale di Vicenza si erano rese evidenti le necessità di interventi di rinnovamen­to anche sui macchinari per gli esami diagnostic­i. Per circostanz­e casuali, sfavorevol­i, in un unico giorno erano andate in avaria tre macchine per la tac e una risonanza magnetica in Radiologia, Neuroradio­logia e Radioterap­ia. Nella risonanza magnetica, in particolar­e, era andato in tilt il circuito idrico di raffreddam­ento. Il guasto era durato quasi 72 ore: dal reparto di manutenzio­ne dell’ospedale erano stati convocati anche i tecnici delle case produttric­i delle macchine per la tac, mentre alcuni pazienti erano stati inviati per gli esami all’ospedale di Noventa.

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Ospedale L’ingresso del San Bortolo

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