Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Alzabandiera e notte in branda la Monte Grappa ritorna caserma
Da oggi al via un campo di addestramento per aspiranti alpini
BASSANO La storica palazzina comando della caserma Monte Grappa riapre le porte ai giovani. E, per la prima volta dalla sua dismissione di oltre dieci anni fa, torna a vivere. Da oggi alla fine del mese, sarà infatti sede del progetto formativo «Sei giorni con gli alpini». Ad organizzarlo è la sezione Ana Monte Grappa, che gestisce la struttura consegnatagli dalla Regione lo scorso anno, allo scopo di tenere vivi i valori delle penne nere, la cui storia s’intreccia con quella della città e del territorio.
L’iniziativa pilota permette ai ragazzi dai 18 ai 25 anni di sperimentare un viaggio a 360 gradi nel mondo alpino partendo dal passato, insistendo sul ruolo odierno con le attività a servizio della comunità e lanciando uno sguardo sul futuro. L’idea degli alpini è quella di continuare e potenziare quest’esperienza anche l’anno prossimo. «E’ stata estesa alle sezioni del Triveneto – spiega Giuseppe Rugolo, presidente della sezione Monte Grappa – una scelta dettata dalla volontà di fare della caserma di viale Venezia un punto di riferimento dell’alpinità, in particolare per i giovani. Non è la mini naja quella che proponiamo, ma un servizio espressione dell’attività delle penne nere di oggi».
Affidata dalla Regione alla sezione bassanese, la palazzina comando è stata parzialmente rimessa in funzione dalla stessa sezione. «I ragazzi dormiranno nelle camerate e seguiranno i ritmi di caserma – aggiunge Rugolo –. Saranno divisi in squadre, con turni di servizio e sarà nominato il caporale di giornata. A vigilare su di loro, alcune figure di riferimento e un ufficiale. Ogni giornata sarà scandita dalle attività che rappresentano il futuro della nostra associazione, con lezioni teoriche e pratiche». Notte in branda, sveglia di buon mattino, alzabandiera, ginnastica, colazione e poi via con il programma quotidiano predisposto dal nucleo di protezione civile guidato da Fabrizio Busnardo.
Domani i giovani (tra cui alcune ragazze) saranno a Cima Grappa per seguire gli itinerari della Grande guerra. Durante la settimana impareranno ad usare la strumentazione radio per comunicare e ad allestire le tende, apprenderanno le tecniche di base per scalare una parete rocciosa, seguiranno da vicino gli interventi dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino, del personale del pronto soccorso del San Bassiano e della protezione civile. E’ prevista anche la presenza di alcuni psicologici che insegneranno come controllare l’ansia in caso di pericolo e di calamità. E poi lezioni di autodifesa, di addestramento e di storia degli alpini.
Sebbene in attesa di un radicale intervento di recupero, la palazzina è la prima struttura del complesso militare a riprendere vita. Negli altri comparti, la Regione ricaverà le nuove sedi del commissariato e della polstrada e l’Ater realizzerà una cinquantina di alloggi. «Siamo alle battute finali del progetto definitivo di sistemazione, da noi redatto, che presenteremo alla Regione - fa sapere Rugolo – con l’obiettivo di trasformare lo storico edificio di nostra competenza in un centro culturale e logistico».
Rugolo La caserma di viale Venezia sarà un punto di riferimento dell’alpinità, in particolare per i giovani