Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bici, sella, scarpette Il dominatore del Tour è il distretto veneto

- di Alessandro Tomaselli

TREVISO Parla veneto il successo del britannico Chris Froome (in foto) al Tour de France, il terzo nelle ultime quattro edizioni. Bici Dogma Pinarello per il fuoriclass­e della Sky, sella della vicentina Fi’zi:k e scarpette Sidi, storico marchio trevigiano, per un trionfo del distretto della bicicletta.

Quello appena concluso non resterà certo alla storia come il Tour de France degli italiani. E tantomeno dei corridori veneti, per essere chiari. Zero vittorie di tappa e zero presenze nei primi dieci della classifica generale.

E non pervenuta nemmenop l’esigua pattuglia veneta, composta dai soli Matteo Tosatto e Oscar Gatto, della Tinkoff, in un Tour che ha registrato la più bassa partecipaz­ioni di atleti veneti. Tant’è, Ma sui Champs Elyées c’è un altro Veneto che trionfa e occupa tutti i gradini del podio: da quello del trionfator­e dell’ultima tappa a quello più importante e prestigios­o della maglia gialla. E’ il Veneto che produce ed esporta in tutto il mondo il suo know-how nella produzione di bici di altissima gamma e ogni genere di articolo o accessorio che permette a tutti, a partire dal profession­ista, di trionfare. Sul podio di Parigi il britannico Chris Froome ci è arrivato in sella ad una trevigiani­ssima Dogma Pinarello, pedalando con scarpette provenient­i sempre dalla Marca e prodotte dalla Sidi e seduto su di una sella della vicentina Fizik, del gruppo Selle Royal. Tutto veneto anche il resto del podio con Romain Bardet, che ha regalato ai francesi la gioia di una bella vittoria di tappa sulle Alpi e il secondo posto dietro Froome, anche lui con le Sidi. E il colombiano Nairo Quintana, terzo a Parigi, si affida ad un altro marchio storico trevigiano, la Diadora di Caerano.

Fausto Pinarello domenica mattina, al via dell’ultima tappa, ha consegnato di persona a Froome una nuova fiammante Dogma F8 tutta gialla, ultimo gioiello della casa trevigiana, che con questo successo porta a 12 le vittorie al Tour in qualità di costruttor­e: cinque maglie gialle con Miguel Indurain negli anni ’80 e i più recenti successi con la britannica Sky di Bradley Wiggins oltre ai tre di Froome. «Con Chris si sta instaurand­o quel rapporto di amicizia che c’è con Indurain. Venerdì, quando è caduto in discesa, ho avuto un attimo di paura ma appena tagliato il traguardo mi ha inviato un messaggio per tranquilli­zzarmi — racconta un raggiante Fausto — con Sky abbiamo rinnovato il contratto fino al 2020 e mi aspetto altre vittorie per i prossimi anni».

La Cicli Pinarello ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato che supera i 50 milioni di euro con una cinquantin­a di dipendenti e 25mila telai venduti, in gran parte all’estero. «I nostri mercati di riferiment­o sono gli Stati Uniti e il Giappone con una forte crescita di tutto il Far East. E’ difficile quantifica­re quanto questo successo ci porti in termini di vendite in più ma nel 2003 fatturavam­o otto milioni di euro, ora siamo a sei volte tanto». A pochi chilometri da Treviso, a Maser, ha sede un marchio storico come la Sidi di Dino Signori, scarpette con cui pedalano tutti i migliori campion. Pedalano? Non solo. «Quando ho visto Chris correre a piedi sulla salita del Ventoux — ride Signori — ho pensato: ecco, adesso scivola... Invece è andato tutto bene e con le nostre scarpe si vince anche correndo a piedi. Meglio così». L’azienda trevigiana, che offre lavoro a 70 dipendenti nello stabilimen­to di Maser più altri 250 in Romania, con il successo di Froome porta a 13 i successi alla Grand Boucle.

«Il primo a vincere fu Fignon, poi venne Indurain e in epoca più recente Sastre, Contador e ora Froome — racconta Signori — difficile quantifica­re quanto questi successi portino in termini di vendite: certo è che la visibilità che danno al nostro prodotto questi atleti è enorme». Per la cronaca, Froome al Tour aveva a disposizio­ne tre paia di scarpe taglia 45.5, di cui una gialla che ha indossato nelle ultime tappe. E veneta è anche la sella di Froome, la Fi’zi:k, marchio del gruppo vicentino Selle Royal che con Selle Italia fornisce praticamen­te tutti i profession­isti. E trevigiane sono le Gaerne del tedesco Greipel, vincitore in volata a Parigi. Veneto terra di pedalatori, ma non solo. Oggi si vince in azienda, contribuen­do a rendere grandissim­i i grandi.

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 ??  ?? Tripletta Chris Froome sul podio del Tour per la sua terza vittoria: davanti a lui la Dogma Pinarello gialla
Tripletta Chris Froome sul podio del Tour per la sua terza vittoria: davanti a lui la Dogma Pinarello gialla

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