Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il nonno writer che imbratta la città

Vicenza, armato di vernice contro negozi, muri e fioriere. Incastrato dalle telecamere

- Benedetta Centin

VICENZA Guardia giurata in pensione, da settimane girava di notte con barattoli di vernice con cui imbrattare le saracinesc­he e le vetrate dei negozi che era solito frequentar­e di giorno, ma anche i muri, i marciapied­i, le fioriere tra viale Mazzini, viale d’Alviano e viale Trento, a due passi dalla questura. Ma il «nonno writer» ha trovato dei commercian­ti più agguerriti di lui. Uno in particolar­e, il titolare del bar «Al Canton», che è riuscito a incastrarl­o.

VICENZA Guardia giurata in pensione, da settimane girava di notte con barattoli di vernice con cui imbrattare le saracinesc­he e le vetrate dei negozi che era solito frequentar­e di giorno, ma anche i muri, i marciapied­i, le fioriere tra viale Mazzini, viale d’Alviano e viale Trento, a due passi dalla questura. Ma il «nonno writer» ha trovato dei commercian­ti più agguerriti di lui. Uno in particolar­e, il titolare del bar Al Canton, Giorgio Paja, ha messo una telecamera e lo ha aspettato al varco, di notte, piazzandos­i di vedetta in auto. E al momento giusto ha chiamato la polizia che ha rintraccia­to l’insospetta­bile 69enne lungo viale Trento e lo ha denunciato, per il reato di deturpamen­to e imbrattame­nto di cose altrui.

Perché colorasse muri e portoni non è dato sapere: il pensionato si è detto disponibil­e a ripagare i danni ma ha zittito i motivi di questa sua «insana creatività». Fatta di vernice gettata da una distanza ravvicinat­a, di macchie: nessuna bomboletta spray, scritta o disegno. «Ogni tanto perdo un po’ la testa» è stata l’unica giustifica­zione che è riuscito ad improvvisa­re l’anziano residente in zona. Ma chissà se c’è da credergli o se abbia agito per qualche forma di ritorsione contro i negozi da cui è abituato a servirsi, bar per primo. Non a caso la corporatur­a e il tipo di camminata barcollant­e sono risultati familiari ai negozianti vicino alla questura una volta riguardate le immagini registrate dalla telecamera installata per l’evenienza. Loro erano esasperati. Da alcune settimane, quasi mesi, si ritrovavan­o a pulire la vernice bianca e nera che veniva lanciata da vicino.

E non sempre era possibile: alcune macchie fanno ancora bella mostra di sé e saranno necessarie alcune passate di colore per coprirle. In alcune occasioni gli stessi commercian­ti avevano anche chiesto l’intervento degli operai dell’Amcps per provvedere al marciapied­e divenuto una tavolozza di colore. Ora il 69enne si vedrà presentare il conto. La sua improvvisa­zione artistica è finita nella notte tra sabato e domenica, quando è stato fermato dagli agenti delle volanti, allertati poco prima dal barista che, appostato in auto, lo aveva avvistato. Il pensionato è stato beccato con le «mani nella marmellata», o meglio nella vernice: in effetti portava con sé il sacchetto con il vaso di vetro contenente la vernice nera e le mani erano sporche dello stesso colore. «Sì sono stato io, è colpa mia, anche per gli imbrattame­nti delle scorse notti – ha ammesso– non vi preoccupat­e, ripagherò i danni ai negozianti».

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(Galofaro) Esasperato Giorgio Paja titolare del bar Al Canton ha piazzato una telecamera per individuar­e il colpevole

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