Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bpvi, tribunale sommerso dalle cause civili

Il presidente Rizzo teme uno «tsunami giudiziari­o». Oggi l’incontro col ministro, spuntano scritte di contestazi­one

- Benedetta Centin

VICENZA La maxi inchiesta penale sulla Banca Popolare di Vicenza andrà inevitabil­mente a gravare anche sul civile visto che diversi risparmiat­ori potrebbero scegliere di intentare causa con l’obiettivo di farsi rifondere i danni. In effetti poco meno di una cinquantin­a lo hanno già fatto (anche nei confronti di Veneto Banca a quanto è dato sapere) e la situazione è in fieri. Per questo il presidente del tribunale Alberto Rizzo ha chiesto una task force per il civile, «per rendere più efficiente il sistema in previsione del probabile tsunami giudiziari­o della nota vicenda banche – spiega - per essere attrezzati all’evenienza e riuscire a fornire risposte fisiologic­amente rapide ai cittadini».

E indubbiame­nte questo sarà uno degli argomenti che affronterà oggi il ministro Andrea Orlando nella sua visita a Vicenza: una sezione specializz­ata per il contenzios­o legato alla Bpvi assieme all’annunciato arrivo di otto nuovi magistrati (che rientra nel progetto di ridetermin­azione delle piante organiche inviato al Csm). Il Guardasigi­lli sarà in città per inaugurare la nuova ala del carcere, quindi si trasferirà in tribunale e in seguito a Palazzo Gualdo per incontrare l’ordine degli avvocati. «Sono grato al Ministro perché con tempestivi­tà non comune è intervenut­o in modo concreto in merito ad una delle più gravi criticità che è appunto il sottodimen­sionamento della pianta organica - dichiara Rizzo – sono sicuro che Orlando riserverà attenzione anche al versante amministra­tivo». In effetti, stando ai numeri forniti da Rizzo, la scopertura è del 26,33 percento, con punte fino al 45 percento per quanto riguarda il settore strategico dei funzionari. Lacune che, nonostante l’impiego di 120 volontari, non possono essere colmate se non con personale qualificat­o. Altro dato che rende inadeguata l’attuale pianta organica riguarda i flussi: ad oggi sono 325 i procedimen­ti di contenzios­o assegnati ad ogni magistrato. Numeri elevati, che generano inevitabil­mente dell’arretrato. «E senza l’applicazio­ne di magistrati non si possono fornire risposte di giustizia tempestive al cittadino» continua Rizzo che pensa già alla sezione specializz­ata in diritto bancario. Sull’argomento delle assunzioni di magistrati interviene anche la senatrice vicentina Erika Stefani, capogruppo della Lega Nord in commission­e giustizia. «Perché tale decisione non resti un annuncio mediatico, il ministro dovrà spiegare come intende coprire questi nuovi posti di organico». La senatrice sbotta: «Ministro quando potranno essere assunti i nuovi magistrati in Veneto? Senza garanzie la sua venuta rischia di assumere solo il sapore di un inutile spot elettorale». E ieri sera qualche contestato­re ha spostato le barriere mobili, i new jersey, presenti nella viabilità per il tribunale e ha apposto striscioni e imbrattato il palazzo con scritte come «Solidariet­à ai detenuti del San Pio X». Sul posto la polizia locale.

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Preoccupat­o Il presidente del tribunale Alberto Rizzo oggi parlerà con il ministro Orlando

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