Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mattarella diserta il Lido Brugnaro sotto accusa per la festa al casinò
Il lutto e le polemiche: il presidente non verrà alla Mostra
VENEZIA La coincidenza non poteva sfuggire. Nelle stesse ore in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri mattina, annullava la visita prevista a Venezia il 31 agosto e il primo settembre per l’apertura della Mostra del Cinema e per visitare la Biennale d’Architettura, in segno di lutto per le vittime del terremoto, sul web montava il classico polemicone da social network per tre foto postate sul profilo facebook del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in cui il primo cittadino tagliava felice una torta a tre strati di cake design con una pioggia di quadri, cuori, picche e fiori e una scritta eloquente: «Buon compleanno al Casinò di Venezia Ca’ Noghera».
Ma come, si è subito domandato il popolo delle tastiere, lui posta foto in cui un gruppo festante fa a gara per accaparrarsi una fetta di torta da un «torrione» di crema e panna per festeggiare i 17 anni della sala gioco e la Biennale, quasi nelle stesse ore, annulla la cena di gala che segue tradizionalmente l’apertura della Mostra del Cinema di Venezia? Qualcosa non torna, dice a gran voce il popolo del web, sommergendo d’indignazione la pagina facebook di Brugnaro. «Questi festeggiamenti pacchiani mentre l’Italia è in lutto sono veramente disgustosi», scrive uno. «Evidentemente le bandiere a mezz’asta servivano per pulirsi le mani appiccicose di torta», scrive un’altra. Perché lo stesso Brugnaro il giorno prima aveva postato foto delle finestre di Ca’ Farsetti con le bandiere a lutto. Ed era stato lo stesso sindaco a postare nelle ore successive le indicazioni della Protezione Civile per mandare aiuti ai paesi terremotati. Insomma, un corto circuito. Dal quale le opposizioni hanno subito preso le distanze.
«Siamo indignati e troviamo grave e scandaloso che in queste ore di lutto e dolore per tutto il Paese, il primo cittadino decida di non rinviare a momento più opportuno la festa del Casinò», dice Maria Teresa Menotto, segretaria del Pd del Comune di Venezia — nonostante anche nel caso specifico ci sia ben poco da festeggiare. Speriamo, anche se nutriamo forti dubbi, che voglia chiedere scusa alla città». «La mossa di Brugnaro è quantomeno inopportuna - dice Emanuele Cozzolino, deputato veneziano del MoVimento 5 Stelle - come pure la presenza alla festa. E’ stato giusto da parte della Biennale annullare la cena di gala della Mostra, se Brugnaro si fosse risparmiato questa mossa sarebbe stato molto meglio. Nella migliore delle ipotesi è una leggerezza, ma come personaggio pubblico deve riflettere su dove va e su cosa posta poi».
«Incredulità ed esecrazione» sono arrivati anche dal presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Giovanni Andrea Martini, del Pd, « per la scelta di festeggiare e di utilizzare i social media per diffondere immagini di festeggiamenti in un momento in cui l’intero Paese è in lutto».
E il sindaco? Nessuna risposta ufficiale, ma in un comunicato ha spiegato di non aver cancellato il Festival Show e il «Disnar per la Storica», preferendo «farle diventare occasioni per lanciare un messaggio di speranza a tutti coloro che stanno vivendo l’incubo del terremoto». Come dire: nessuna marcia indietro. E nessuna posizione ufficiale è arrivata dal Casinò, dove spiegano che la partecipazione del sindaco si è limitata al taglio della torta: non è salito sul palco dove pure l’aveva chiamato l’attrice Serena Autieri che conduceva lo show, non ha tenuto discorsi.
Nessuna reazione neppure dal presidente del Casinò, Maurizio Salvalaio, che non era alla festa, né da una dei consiglieri d’amministrazione, Adriana Baso, che invece spicca sorridente nella foto col sindaco. A Brugnaro, insomma, pare essere toccata la sorte di altri personaggi che in questi giorni scontano la gogna mediatica per gesti giudicati inadeguati. Vedere il selfie davanti alle macerie dell’aspirante attore Simone Coccia, fidanzato dell’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane e prontamente rimosso dopo un diluvio di critiche.
Cozzolino (M5S) Una mossa quantomeno inopportuna. Nella migliore delle ipotesi è una leggerezza, ma è un personaggio pubblico e non può permetterselo Menotto (Pd) Siamo indignati e troviamo grave e scandaloso che in queste ore di lutto e dolore il sindaco decida di non rinviare la festa