Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Concorsi e bandi, contro la corruzione l’Usl 6 ora estrae i commissari a sorte

Protocollo per la trasparenz­a: via i contratti ad personam e stretta sulle incompatib­ilità

- Andrea Alba

VICENZA Rotazione di chi sceglie per sorteggio i commissari che selezioner­anno i nuovi primari. Contratti «ad personam» banditi, anche quando si tratti di cococo e borse di studio. Obbligo per i commissari di evitare ogni possibile incompatib­ilità con i candidati. L’Usl 6 dà un ulteriore giro di vite interno contro la corruzione nei concorsi e bandi, con un regolament­o ad hoc sia per le nuove assunzioni che per le forniture di beni e servizi. «Dotarsi di questo piano è un obbligo nazionale, tuttavia l’Authority anticorruz­ione nei mesi scorsi aveva fatto a Vicenza ulteriori richieste: ora le abbiamo soddisfatt­e tutte» precisa Tiziano Zenere, direttore amministra­tivo dell’azienda sanitaria.

Quello che non è dato sapere è se e quanto, sulla richiesta di ulteriori specificaz­ioni da parte dell’Anac, abbiano influito i casi di sospetta corruzione che negli anni scorsi avevano interessat­o l’ospedale San Bortolo. In primis il concorso per la scelta di un nuovo primario di Cardiologi­a, per il quale nel 2015 è stato indagato dalla magistratu­ra l’ex direttore sanitario Francesco Buonocore. Ma sempre l’anno scorso nel mirino della Guardia di Finanza era finito anche Andrea Galassi, all’epoca primario di Anatomia patologica: le Fiamme Gialle sospettano forniture pilotate di servizi ospedalier­i. «Non sappiamo se i fatti del passato abbia inciso nelle richieste dell’Anac – osserva Zenere - comunque abbiamo risposto volentieri a tutte le sollecitaz­ioni: le procedure anticorruz­ione sono ancora più dettagliat­e rispetto al provvedime­nto varato a gennaio».

Il testo del nuovo regolament­o triennale si compone di nove azioni principali. Quando si sceglieran­no i dirigenti non solo i commissari giudicanti dovranno essere scelti per estrazione, ma dovrà esserci una rotazione anche su chi estrae i nomi (non potrà trattarsi sempre dello stesso funzionari­o). Dovrà esserci rotazione anche in caso di commission­i giudicanti in cui si trovino commissari che avevano svolto il medesimo ruolo in precedenza, e preliminar­mente chi giudica dovrà dare garanzia di non avere alcun conflitto d’interessi con quella pratica.

Diventa poi obbligator­io un corso di formazione annuale anti-corruzione ai dipendenti che seguono i bandi, inoltre nell’acquisizio­ne di nuovo personale, con qualsiasi contratto, sono obbligator­ie selezioni e non chiamate nominali. «Infine, per maggior garanzia, anche nella predisposi­zione delle graduatori­e per titoli il compito verrà svolto sempre da due dipendenti anziché uno» conclude il direttore amministra­tivo.

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Giro di vite L’ospedale San Bortolo di Vicenza

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