Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Concorsi e bandi, contro la corruzione l’Usl 6 ora estrae i commissari a sorte
Protocollo per la trasparenza: via i contratti ad personam e stretta sulle incompatibilità
VICENZA Rotazione di chi sceglie per sorteggio i commissari che selezioneranno i nuovi primari. Contratti «ad personam» banditi, anche quando si tratti di cococo e borse di studio. Obbligo per i commissari di evitare ogni possibile incompatibilità con i candidati. L’Usl 6 dà un ulteriore giro di vite interno contro la corruzione nei concorsi e bandi, con un regolamento ad hoc sia per le nuove assunzioni che per le forniture di beni e servizi. «Dotarsi di questo piano è un obbligo nazionale, tuttavia l’Authority anticorruzione nei mesi scorsi aveva fatto a Vicenza ulteriori richieste: ora le abbiamo soddisfatte tutte» precisa Tiziano Zenere, direttore amministrativo dell’azienda sanitaria.
Quello che non è dato sapere è se e quanto, sulla richiesta di ulteriori specificazioni da parte dell’Anac, abbiano influito i casi di sospetta corruzione che negli anni scorsi avevano interessato l’ospedale San Bortolo. In primis il concorso per la scelta di un nuovo primario di Cardiologia, per il quale nel 2015 è stato indagato dalla magistratura l’ex direttore sanitario Francesco Buonocore. Ma sempre l’anno scorso nel mirino della Guardia di Finanza era finito anche Andrea Galassi, all’epoca primario di Anatomia patologica: le Fiamme Gialle sospettano forniture pilotate di servizi ospedalieri. «Non sappiamo se i fatti del passato abbia inciso nelle richieste dell’Anac – osserva Zenere - comunque abbiamo risposto volentieri a tutte le sollecitazioni: le procedure anticorruzione sono ancora più dettagliate rispetto al provvedimento varato a gennaio».
Il testo del nuovo regolamento triennale si compone di nove azioni principali. Quando si sceglieranno i dirigenti non solo i commissari giudicanti dovranno essere scelti per estrazione, ma dovrà esserci una rotazione anche su chi estrae i nomi (non potrà trattarsi sempre dello stesso funzionario). Dovrà esserci rotazione anche in caso di commissioni giudicanti in cui si trovino commissari che avevano svolto il medesimo ruolo in precedenza, e preliminarmente chi giudica dovrà dare garanzia di non avere alcun conflitto d’interessi con quella pratica.
Diventa poi obbligatorio un corso di formazione annuale anti-corruzione ai dipendenti che seguono i bandi, inoltre nell’acquisizione di nuovo personale, con qualsiasi contratto, sono obbligatorie selezioni e non chiamate nominali. «Infine, per maggior garanzia, anche nella predisposizione delle graduatorie per titoli il compito verrà svolto sempre da due dipendenti anziché uno» conclude il direttore amministrativo.