Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bancadria-Veneziano, smentite le nozze (ma il feeling c’era)

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VENEZIA Bancadria interessat­a a fondersi con la Bcc del Veneziano? La voce circola, il Cda la «smentisce categorica­mente». Ma la notizia stessa non è priva di fondamento. Anzi, l’esistenza di contatti, per quanto informali, fra rappresent­anti dei due istituti risulta confermata sebbene risalente ad un momento precedente l’inizio di agosto quando il Cda di Mira, con soli 4 voti favorevoli su 7, approvò l’incorporaz­ione della banca con Bcc Annia di Cartura. «Adria era uno dei mariti con i quali avremmo preferito sposarci — dicono fonti di Veneziano — ma ci è stata di fatto imposta l’incorporaz­ione in Cartura». Il feeling Mira-Adria, inoltre, sembra fosse pure corrispost­o, ma i vertici polesani ad un certo punto hanno ceduto il passo ad Adria, rimanendo comunque disponibil­i a riprendere il dialogo nel caso quest’ultima trattativa non dovesse portare alle nozze. Il perché la Veneziano sia più affascinat­a da Adria sta nei numeri. A parità di filiali (24) e di raccolta (sui 950 milioni), i padovani hanno un capitale di 70 milioni con un Cet1 di 14,18%, mentre Adria sfonda i 100 e l’indicatore va a 18,7%. Annia chiude il 2015 con utili per circa un milione mentre Adria è a 4,3. (g.f.)

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