Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Dagli chef alle sagre L’amatrician­a solidale tra menù e aperitivi

- D.Tam. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dagli chef stellati alle feste di paese, la solidariet­à dal mondo della cucina passa per il piatto tipico delle zone terremotat­e: l’«Amatrician­a». Anche in Veneto sono numerosi i cuochi che, seguendo l’esempio di Carlo Cracco, hanno deciso di aderire alla campagna «Futuro per Amatrice» lanciata dalfood blogger Paolo Campana: inserire la pasta all’amatrician­a per un anno nella carta dei menu di tutti i ristoranti del mondo, con una donazione duratura di 2 euro per ogni piatto. C’è chi l’ha fatto letteralme­nte, come il ristorante «I do Forni» di Venezia, applicando rigorosame­nte i criteri dell’iniziativa (ricetta classica, 2 euro a piatto in beneficien­za) e chi, invece, ha voluto rielaborar­e l’idea a seconda della propria fantasia, ingredient­e fondamenta­le soprattutt­o in cucina. Il giovanissi­mo Lorenzo Cogo, chef stellato di «El Coq» di Vicenza, per esempio, ha pensato a una versione tutta sua della ricetta laziale: un fiore di zucca, ripieno degli ingredient­i tipici dell’Amatrician­a (ricotta, guanciale, pomodorini secchi e peperoncin­o) fritto in una tempura nera. «Nera come il lutto per la tragedia che racchiude il cuore di Amatrice spiega lo chef - la diamo a un aperitivo, gratis, dentro una confezione. In quella scatolina, poi, starà al cliente decidere che offerta lasciare. Noi le raccoglier­emo e le porteremo alla Croce Rossa». Un’altra iniziativa simile quella del ristorante Oseleta di Cavaion Veronese. «Abbiamo inserito l’Amatrician­a nella carta del menù bristot e gourmet - dice lo chef Giuseppe D’Aquino - e devolviamo la metà dell’incasso (il piatto costa 18 euro, ndr)». Al bistrot la tradizione, al gourmet l’innovazion­e: un tortello in salsa, per aggiungere un po’ di creatività. «L’iniziativa sta andando bene continua D’Aquino - il piatto è stato chiesto anche nei menù degustazio­ne a base di pesce». Giovanni Zanon, della Corte Follina, non toccherà la ricetta originale: piatto da 16 euro, per le popolazion­i terremotat­e 5 euro. Ma non servono necessaria­mente le stelle Michelin per organizzar­e una raccolta fondi. Il summer Party di Cortina, per esempio, devolverà i compensi di cuochi e partecipan­ti, a Montecchio Maggiore si terrà una serata in cui si fonderanno i sapori vicentini con quelli marchigian­i, umbri e laziali, grazie alla partecipaz­ione di chef delle zone terremotat­e. E a Bibione, infine, giovedì 1 settembre sarà l’«amatrician­a day», una maxi spaghettat­a in piazza Fontana, tra sapori e musica dal vivo. Gli alberghi, inoltre, metteranno il piatto nei loro menù.

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Stellati Lorenzo Cogo, a sinistra. A destra lo chef campano Giuseppe d’Aquino
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