Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Dai crediti deteriorat­i all’uscita di Cattolica, Bpvi prepara la pulizia dei conti

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VICENZA Non sarà un lunedì luminoso il prossimo 5 settembre per il Consiglio di amministra­zione della Banca Popolare di Vicenza, chiamato ad approvare la relazione di bilancio semestrale ed a mettere perciò nero su bianco le perdite dell’istituto. Le quali, benché previste come conseguenz­a delle manovre di pulizia dei conti, potrebbero verosimilm­ente essere più pesanti del mezzo miliardo inizialmen­te indicato. Due i motivi: l’aumento delle coperture dei crediti deteriorat­i (Npl), chiesto da Francofort­e per arrivare in prospettiv­a almeno al 46%, contro il 42,4% del primo trimestre; le ricadute della questione Cattolica.

Con la trasformaz­ione della banca in Spa, la società di Paolo Bedoni ha infatti deciso di esercitare il diritto di recesso e di avere perciò liquidata la sua quota del 15,07%. Si parla di circa 250 milioni. Altri 175 milioni dovrebbero poi rendersi necessari per riacquista­re da Cattolica le partecipaz­ioni in Berica Vita, Abc Assicura e Cattolica Life, anche se non è esclusa la conservazi­one di alcuni spazi di collaboraz­ione.

Per quanto riguarda gli Npl, il loro peso è di circa 9 miliardi, 1,8 dei quali rappresent­ato da sofferenze che il board di Bpvi sta cercando di cedere e che potrebbero essere acquistate dallo stesso Fondo Atlante (attraverso Atlante II), ora proprietar­io di oltre il 99% della banca. Gli effetti delle operazioni andranno a sommarsi alle perdite di 1,4 miliardi del 2015, quasi raddoppian­do il rosso dell’anno precedente. Il tutto è comunque visto da chi oggi dirige l’istituto come l’ennesimo passaggio obbligato all’interno di un piano già approvato. (g.f.)

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