Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aumentati gli italiani. L’incremento maggiore alle terme, emerge l’enogastron­omia

- Michela Nicolussi Moro

C’è margine di crescita.

«È vero — conferma Marco Michielli, presidente regionale di Confturism­o e Federalber­ghi — i connaziona­li si concedono mediamente 4-5 giorni di vacanza e stanno molto attenti alle spese. Gli stranieri sono ancora più tirati. Sono però reali pure i dati relativi all’andamento positivo della stagione, che sicurament­e si chiuderà con il segno più. Ma non mi basta. Se il Veneto agguanterà un +2%, Grecia, Croazia, Puglia e Sicilia vantano già un +20% e la Spagna un +15%. Bisogna fare di meglio, benchè dopo un maggio e un giugno discreti, un buon luglio e un ottimo agosto, la prima settimana di settembre registri già il tutto esaurito. E altre prenotazio­ni si contano fino al 20 settembre grazie al sistema H-Benchmark, creato dall’azienda vicentina Develon in collaboraz­ione con Federalber­ghi, che consente agli operatori di vedere in tempo reale l’andamento di prenotazio­ni e presenze». Insomma, gli albergator­i sono prudenti, a differenza di tour operator, agenzie di viaggio e aziende di trasporti, che segnalano un +4,5% di presenze e un +3,8% di arrivi. Risultato dovuto al fatto che per pacchetti vacanza e aereo, traghetto o treno si prenota con grande anticipo per approfitta­re di sconti e promozioni, quindi è più facile sapere come andrà la stagione. Invece, sottolinea il Ciset, per fissare le strutture ricettive si aspetta l’ultima ora, così da usufruire dei last minute o delle ultime stanze messe in vendita a prezzi ribassati.

Per lo stesso motivo questi settori sono in controtend­enza anche in termini di fatturato, che segna un aumento del 2%.

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