Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Treno dei fantasmi rotto una mamma ferita: «Non deve succedere più»

La giostra è al luna park di Campo Marzo, indagato il titolare

- Benedetta Centin

VICENZA «È già stato scritto abbastanza sull’incidente della giostra, tanto che mi ha anche infastidit­o; ci sono accertamen­ti in corso, posso solo dire che spero non debba più riaccadere». Assicura che sta bene ma precisa di non voler tornare su quanto accaduto venerdì sera al luna park di Campo Marzo la 43enne che si trovava con una coetanea sul vagoncino del «Trenino dei fantasmi» che si è ribaltato improvvisa­mente. Le due mamme sedevano sul mini convoglio che seguiva quello delle figlie e da un momento all’altro sono state sbalzate con violenza all’indietro, sbattendo sullo schienale e venendo sballottat­e verso l’esterno.

«Mi sono ripresa» fa sapere la 43enne che ha riportato politraumi alla spalla e al rachide cervicale giudicati guaribili in due settimane (la prognosi dell’amica coetanea era invece di dieci giorni). Entrambe le donne hanno già formalizza­to querela per le lesioni subite. Quanto alle loro rispettive figlie, di 10 e 11 anni, si trovavano sul vagoncino davanti e non sono state in alcun modo coinvolte. «Le bimbe non si sono fatte nulla, anzi, non si sono accorte di nulla» assicura la mamma che non vuole spiegare nel particolar­e cosa sia successo verso la fine della corsa, convinta che si sia già scritto fin troppo.

Eppure quell’incidente verificato­si nell’attrazione di Campo Marzo che promette un viaggio da brividi tra ragnatele e manichini di vampiri e streghe, non è stato certo ignorato. Dopo l’arrivo al luna park degli agenti delle volanti con i colleghi della scientific­a e pure dell’ambulanza del Suem 118 si è mossa la procura di Vicenza. Il pubblico ministero Hans Roderich Blattner ha aperto un’inchiesta e iscritto sul registro degli indagati, con l’ipotesi di lesioni colpose (reato per cui sarà poi competente il giudice di pace), il proprietar­io della giostra «Trenino dei fantasmi». Si tratta di Massimo Biancato di Segrate, Milano. Il 51enne venerdì sera si è visto apporre i sigilli all’attrazione collocata verso viale Eretenio, senza possibilit­à di attivarla ancora. Un sequestro preventivo, quello operato fin da subito dal magistrato di turno, che è già stato convalidat­o dal giudice di pace.

In attesa della relazione dei tecnici dello Spisal dell’Usl 6 chiamati per gli accertamen­ti del caso, il pubblico ministero disporrà una consulenza tecnica: nominerà infatti un ingegnere per fare chiarezza sull’accaduto, per individuar­e cause e responsabi­lità.

Il titolare della giostra, Massimo Biancato, un’idea sul merito se l’è fatta: non parla di guasto ma di improvvisa assenza di energia e successivo sbalzo di corrente. «Il mini convoglio si è fermato in salita e alla ripartenza ha impennato deragliand­o» fa sapere il 51enne lombardo che precisa come la giostra sia stata sottoposta a regolare collaudo. Da un primo accertamen­to della polizia pare che i documenti in possesso di Biancato fossero in regola, compresa la certificaz­ione sulla corretta manutenzio­ne dello spettacolo viaggiante. Ma è anche vero che dovranno essere scandaglia­ti vari aspetti, a partire dal rispetto delle normative in tema di sicurezza.

L’assessore comunale al Commercio Filippo Zanetti ha fatto sapere che la commission­e di sicurezza ha già effettuato un sopralluog­o a Campo Marzo. Di certo l’inaugurazi­one delle 56 attrazioni arrivate al parco di fronte alla stazione per la festa patronale dell’8 settembre sembra non essere nata sotto la stella giusta e l’incidente avrebbe compromess­o l’affluenza.

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