Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Campo Marzo, ancora sangue accoltella­mento per la droga

Due stranieri in ospedale. Idea Vicenza e Lega: «Non c’è sicurezza»

- B.C. - G.M.C.

VICENZA Lame e droga a Campo Marzo, e scatta la rissa, finita nel sangue. Nuovo accoltella­mento nel parco di fronte alla stazione giovedì alle 23.15, vicino al parco giochi, dal lato di via dell’Ippodromo. Gli agenti delle volanti erano già in servizio nell’area quando hanno udito le urla e assistito al fuggi fuggi di stranieri. A terra, insanguina­ti, erano rimasti due tunisini, clandestin­i, portati poi in ospedale, identifica­ti e quindi denunciati per lesioni aggravate. Si tratta di un 37enne con numerosi precedenti, per lo più per spaccio, che è stato raggiunto da tre fendenti, per fortuna superficia­li, e che aveva la faccia tumefatta: ne avrà per 10 giorni. Si rimetterà in poco più di una settimana invece il connaziona­le di 27, con il viso sfregiato e alcune abrasioni sul corpo. Era arrivato in Italia nel 2012 per essere rispedito poco dopo nel suo Paese, dopo l’arrestato per resistenza. L’altra sera è ricomparso a Campo Marzo. Alla polizia ha raccontato che il 37enne gli aveva chiesto di spacciare per lui e al suo rifiuto lo ha minacciato con un coltello alla gola e ferito al viso. Non è escluso che ci fosse anche un terzo uomo. Quanto alle armi, i due coltelli rinvenuti non sarebbero riconducib­ili a quell’aggression­e. Un episodio, questo, che porterà il Comitato piazza Castello a «un’iniziativa di protesta clamorosa» nei prossimi giorni. «Ancora una volta assistiamo a episodi di sangue – avvisano i referenti - ; Campo Marzo si conferma zona franca ad esclusiva tutela della criminalit­à: siamo stanchi di vivere nella paura e ora più che mai ci faremo sentire a Palazzo Trissino». Il tema della sicurezza in Campo Marzo torna al centro del dibattito politico, con le forze di centrodest­ra che incalzano la Giunta. Per Francesco Rucco (capogruppo di Idea Vicenza in Consiglio) «è ora di passare dalle parole ai fatti – commenta – : occorre rinforzare ancor di più le pattuglie antidegrad­o e fare più prevenzion­e, perché le bande di stranieri a Campo Marzo sono libere di fare quel che vogliono». Per Rucco, le azioni da mettere in campo sono diverse: «Più prevenzion­e contro lo spaccio – afferma – ma anche una maggiore dotazione organica dei vigili, strumenti adeguati e personale che controlli le telecamere». Anche la Lega, con il segretario cittadino Matteo Celebron, batte sul tasto della sicurezza in quella fetta di città «che è diventata una vera e propria bomba sociale». «Le politiche sin qui adottate dalla Giunta sono fallimenta­ri, non ci sono interventi coordinati ma solo iniziative spot. A Vicenza c’è un problema sicurezza e il fatto che non ci siano buoni rapporto fra l’assessore alla Sicurezza Dario Rotondi e il comando dei vigili aggrava questa situazione». Per Celebron «serve un presidio fisso di polizia locale fra Campo Marzo e viale Milano ma anche una maggiore azione repressiva e meno lassismo nei confronti degli immigrati clandestin­i».

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