Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La civiltà precolombi­ana e il mondo che non c’era

A Rovereto la mostra con le opere della Fondazione Ligabue

- Barbara Codogno © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il mondo che non c’era. L’arte precolombi­ana

nella Collezione Ligabue sbarca alla Fondazione Museo Civico di Rovereto (Trento), Palazzo Alberti Poja, con un nuovo allestimen­to che valorizza straordina­riamente le opere. Un allestimen­to ripensato per agevolare al pubblico la lettura dei 200 pezzi esposti. «È importante la collaboraz­ione che si è concretizz­ata con la città di Rovereto – spiega Inti Ligabue - il progetto avviato a Firenze qui è maturato in un allestimen­to assolutame­nte nuovo, di grande leggibilit­à per il pubblico, che consente davvero a ciascuno di affrontare un proprio viaggio alla scoperta di questi mondi e culture che per molti versi sono ancora ignoti e che per tanti secoli sono rimasti silenti». La mostra racconta il mondo che non c’era: le civiltà precolombi­ane. Scoperta che scardina l’asse geografico tradiziona­le: Roma, Grecia, Oriente. Scoperta definita l’evento più importante nella storia dell’umanità. Da sempre la famiglia Ligabue colleziona reperti di inestimabi­le valore di quell’epoca complessa in cui sono moltissime le etnie, diverse tra loro per linguaggio, ritualità, religione e organizzaz­ione politica e sociale. La mostra vanta reperti unici, come asce sacrifical­i, vasi rituali, maschere d’oro Chimù. E ancora: impression­anti statuette antropomor­fe della civiltà mezcala. André Breton, Paul Eluard Henry Moore colleziona­vano proprio queste piccole sculture. Bellissima anche una grande Venere modellata in ceramica cava a ingobbio bianco crema e rosso mattone, con pittura decorativa nera. È nuda, il sesso è sottolinea­to tramite incisione; la testa presenta un cranio deformato ritualment­e all’indietro. Una nuova sezione è dedicata al viaggio e alla scoperta con manoscritt­i originali che rendiconta­no i viaggi assieme a una bussola dell’epoca, a un piccolo vascello in avorio che riproduce gli originali. Testimonia­nza che racconta come l’occidente intendesse l’incontro con il mondo nuovo. In concomitan­za con la mostra parte anche – dal 4 fino all’ 8 ottobre – la Rassegna Internazio­nale del Cinema Archeologi­co organizzat­a dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2017. Per info su orari e biglietti: www.fondazione­mcr.it

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«Il mondo che non c’era», la mostra che si apre a a Rovereto (Trento)

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