Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Colomban: mi sento sotto attacco
Scelto dalla Raggi a Roma, l’imprenditore reagisce alle polemiche. «Un disegno contro di me»
TREVISO C’è chi lo ha definito un «marziano a Roma». Il neoassessore veneto nella giunta grillina di Roma, l’imprenditore trevigiano Massimo Colomban, ieri ha letto tutti i giornali e poi si è sfogato. «Non mi era mai capitato, prima d’ora, di subire tanti attacchi. Sono sorpreso dalla mancanza di lealtà». I timori dei famigliari e dei suoi collaboratori a Castelbrando.
CISON DI VALMARINO (TREVISO)Si sente già sotto attacco. Lui, l’imprenditore brillante, indipendentista, capace di creare l’impero di Parmasteelisa, in meno di ventiquattro ore ha subito più critiche e illazioni che non in decenni di business. È questo, peraltro, un destino a cui Massimo Colomban sapeva di andare incontro, perché mettere le mani dentro Ama, Atac, Acea e Roma Metropolitane non può esser mestiere per gente che teme il conflitto. Ce la farà, o sarà solo una meteora, «un marziano a Roma» come lo hanno già battezzato alcuni quotidiani?
Il neo-assessore alle Partecipate, secondo veneto nella giunta romana dopo Paola Muraro, ieri ha letto tutti i giornali e poi si è sfogato. «Non mi era mai capitato, prima d’ora, di subire tanti attacchi - si scalda - Sono sorpreso soprattutto dalla mancanza di lealtà e trasparenza, dalla distorsione della realtà. Sembra quasi un disegno mafioso di disinformazione che credo farà perdere molta credibilità a chi mi accusa. Quando si raccontano i fatti storici di una persona si dovrebbe obbiettivamente mettere da una parte i valori, i fatti positivi e poi da un’altra i fatti che vengono reputati negativi, lasciando l’interlocutore rispondere prima». Mistificazione, dossieraggio, macchina del fango. L’imprenditore trevigiano dovrà abituarsi a questi nuovi mantra. Infatti, al netto delle polemiche e delle offese su Facebook (l’annuncio sulla fan page di Virginia Raggi ha scatenato una ridda di commenti) Colomban è già finito nel tritacarne per alcune dichiarazioni rese alla «Zanzara» su Radio24. Rilette con tanta, tanta amarezza. «Molte delle informazioni uscite in queste 24 ore sono distorsioni della realtà; estrapolazioni di frasi o concetti non compiuti, volutamente parziali per dare una interpretazione totalmente diversa a quanto avevo affermato. Fortunatamente i cittadini sono spesso più intelligenti di quanto certi politici credono. Soprattutto quando i fatti e le storie delle persone sono ben conosciute in una certa area, non si accetta più di leggere accuse volutamente tendenziose o peggio».
Un inizio bollente, dunque, in attesa della conferenza stampa della prossima settimana, nella quale si presenterà all’Italia intera. In prima fila, davanti al televisore, ci saranno i lavoratori di CastelBrando, il suo regno arroccato sul promontorio che domina la Valmareno, a Cison, uno dei più grandi castelli d’Europa dove ieri era giornata di matrimoni. E di turisti tedeschi che arrivavano in bicicletta a scrutare l’orizzonte. Appena entrati nella pizzeria del complesso, salutiamo un cameriere. «Si è preso un impegno enorme. Lui ha le spalle larghe, ce la farà», incrocia le dita mostrandoci le pareti di vetro e i quadri con le rievocazioni storiche delle battaglie medioevali appese al soffitto volute da Colomban. A poca distanza c’è il ristorante. Antonio Palazzi è il responsabile. «Ha un coraggio enorme - dice - Finora gli è sempre andata bene e non vedo perché non dovrebbe aver successo anche in questa occasione». Due passi ancora e siamo nella hall dell’hotel di
Colomban Sembra quasi che ci sia un disegno, la mia storia è già stata distorta
lusso. Turisti stranieri che cercano il centro benessere, comitive spaesate. Ivana Casagrande, la moglie, amministratore delegato della società, è nella casa di Conegliano. La raggiungiamo al telefono. «Preferirei non dire nulla, vorrei un profilo basso - dice . Non cerchiamo gloria, spero che riesca a far bene a Roma ma non sarà semplice. È una grande sfida che per certi versi fa paura».
Che la sfida sia immane lo credono anche i suoi amici. Roberto Castagner, l’imprenditore della grappa, proprio oggi lo attendeva in azienda per «Grapperie Aperte»: «E’ una scelta coraggiosa maturata da una persona per bene dice - Roma è complicata: spero che sappia mettere i panni dell’amministratore pubblico. È impossibile fare tutto e subito, ci vuole tempo». Sorride il sindaco di Cison, Cristina Pin: «Non oso immaginare che matasse dovrà sbrogliare. Speriamo almeno che la fama del nostro Comune abbia cassa di risonanza attraverso le sue azioni». L’amico dei Casaleggio – questo almeno l’etichetta che Colomban si porta addosso dopo l’esperienza della Confapri, la mini «confindustria del M5S» che l’ha visto tra i fondatori – tutti ascolta e a tutti sorride. Le sfide d’altronde non lo spaventano. Oltre alla strabiliante esperienza imprenditoriale di Permasteelisa fino al 2002, ha nel curriculum anche la presidenza di Invitalia, di Vega Park Venezia (il più grande parco scientifico e tecnologico italiano con 200 imprese), e ruoli da professore al Politecnico di Milano, nel board di Harvard e di GehryTechnologies. Ma anche un impegno attivo da angel investor per i giovani talenti, start up ed in imprese innovative. Adesso Roma lo attende, e chissà se tutto questo basterà.