Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pfas e concia, il governo promette quasi 100 milioni
VICENZA «Quasi 80 milioni contro l’inquinamento da Pfas». Da Verona, dove ieri è arrivato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, la notizia è rimbalzata a Vicenza tramite il deputato del Pd Filippo Crimì. «A breve – assicura il parlamentare – ci sarà la sigla definitiva da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi della delibera del comitato interministeriale di programmazione economica (Cipe), che stanzia ulteriori fondi per gli interventi ambientali sul bacino FrattaGorzone. Questa volta saranno specificamente finalizzati al contrasto dell’inquinamento da Pfas nelle acque della provincia di Vicenza, Verona e Rovigo». Si tratterebbe, stando all’annuncio di Lotti, di un’ottantina di milioni inseriti in una delibera la cui firma è in programma per domani (a cui seguirà il passaggio alla Corte dei conti per la registrazione). «Dopo il riconoscimento dei limiti di legge nazionali per la concentrazione di Pfas nelle acque di scarico, emanati a luglio dal ministero dell’Ambiente – continua il deputato vicentino –, il governo ha ribadito il suo concreto impegno sulla questione con altri finanziamenti statali portando a quasi 100 milioni l’intervento sul bacino del FrattaGorzone e sull’inquinamento da Pfas nelle acque sotterranee della provincia di Vicenza». Recentemente, infatti, il ministero dell’Ambiente ha confermato la riapertura del piano di tutela del bacino (scaduto a dicembre 2015) da 23 milioni. Ed in questo progetto è stato aggiunto al tema degli scarichi conciari quello della contaminazione delle acque dalle sostanze perfluoro-alchiliche, tramite un addendum e la ricerca di nuove risorse dai fondi di sviluppo e coesione. Intanto, la Regione ha deciso il monitoraggio di uva, mele e pere delle zone esposte ai Pfas.