Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Campo Marzo, sale la paura vertice tra forze dell’ordine
VICENZA «La priorità per Campo Marzo? Un presidio fisso delle forze dell’ordine: un deterrente per chi delinque e spaccia, ma anche la certezza di un rapido intervento in caso di necessità. Lo abbiamo già chiesto in passato, ora torneremo a sollecitarlo». Il Comitato piazza Castello torna a ribadire la necessità di una presenza costante di forze dell’ordine nel parco di fronte alla stazione dove si spaccia abitualmente e dove giovedì sera si è registrato l’ennesimo fatto di sangue, un accoltellamento tra tunisini. Un’aggressione legata alla droga per stessa ammissione di uno dei coinvolti. In qualche modo potrebbe esserci coinvolto anche il tunisino 41enne che venerdì in via Cairoli ha acquistato cocaina dal nigeriano Emmanuel Ewaleifoh, poi arrestato dalla polizia. «La gente ha paura, anche in pieno giorno; gli anziani rimangono chiusi in casa – spiega Mauro Casalin, portavoce del comitato - : non rimarremo con le mani in mano, ci faremo sentire ancora una volta dalle istituzioni, per chiedere più controlli e che i soldi delle telecamere di sorveglianza vengano spesi per comprare mezzi e assicurare la presenza di più uomini a presidio dell’area». Per il questore Gaetano Giampietro, molto possono fare anche i cittadini: «Con un’occupazione del territorio attiva, come è stato anche nelle scorse settimane per la giornata dello sport: così da restringere il campo a quei soggetti che possono far temere, e da ritrovarsi fianco a fianco con altri cittadini, per una percezione diversa del luogo» spiega. Insomma, vivere di più l’area, frequentarla allestendo eventi, potrebbe aiutare: dissuadere le “brutte facce”. Un argomento, quello di Campo Marzo, che verrà trattato ad ampio respiro la prossima settimana in prefettura: è già all’ordine del giorno del comitato di ordine e sicurezza pubblica, a cui prenderanno parte anche le varie forze dell’ordine. «In quell’occasione valuteremo la situazione, prenderemo in esame le varie opzioni, probabilmente anche quella del presidio fisso – spiega il questore - ; ognuno può avanzare proposte, poi però bisognerà valutarle, capire se ci sono risorse per metterle in campo». E sul fenomeno specifico dello spaccio dichiara: «Sappiamo che c’è smercio di droga e che va contrastato e per questo stiamo già lavorando su più fronti». Il questore esclude comunque che l’area vicina alla stazione sia pericolosa. «Sono ben altri i posti che possono dirsi pericolosi – commenta -. Il timore può venire, certo, ma bisogna valutare tra pericolo percepito e pericolo reale».
Residenti e commercianti non sono d’accordo. «Si ha paura ad attraversare Campo Marzo - sono parole di Casalin del comitato – c’è chi se ne andrà».