Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Attesa da anni, nasce la Fondazione Gobbi
BASSANO Era chiamato il «maestro del recitar cantando». Dotato di una potente voce, che riusciva sapientemente modulare con il linguaggio musicale e l’arte teatrale, il bassanese Tito Gobbi è stato uno dei più famosi baritoni, ma anche attore, regista, scenografo, costumista, disegnatore e insegnante. Scomparso nel 1984 ha lasciato un prezioso patrimonio di costumi di scena alla sua città alla quale è sempre stato legato. E proprio a Bassano, con sede nel museo civico, nasce la Fondazione Tito e Tilde Gobbi onlus. A volerla, la figlia Cecilia, impegnata nella promozione della cultura operistica e musicale in genere e di progetti ed iniziative dedicate al padre e alla madre Tilde De Rensis, ottima musicista. Oltre a Cecilia, presidente, il Cda della nuova realtà artistico-culturale è composto dal nipote del baritono, Alessandro Fortuna, figlio di Elena Gobbi, sorella di Tito, e da Isabella Montagnaro, figlia di Cecilia; completano il consiglio, il sindaco Riccardo Poletto, Stefano Cunizza e Oscar Ganzina. Il programma di lavoro non è ancora stato predisposto, ma le idee non mancano, grazie anche all’enorme quantità di materiale – vestiti, documenti, fotografie, registrazioni, riprese video, pubblicazioni – che raccontano la vicenda umana e artistica di Tito Gobbi e offrono uno spaccato del mondo operistico. «L’obiettivo è quello di tenere viva la memoria di mio padre attraverso l’organizzazione di convegni, mostre, concerti, concorsi per giovani promesse della lirica e della musica, e corsi di perfezionamento – spiega Cecilia – coinvolgendo altre Fondazioni, come la Cini, e prestigiose realtà artistiche nazionali ed internazionali. Ma la Onlus vuole anche promuovere la tradizione dell’opera, che concorre a formare l’identità culturale». A Tito Gobbi, Bassano ha intitolato l’arena del Castello degli Ezzelini, sede degli spettacoli di Operaetate Festival. (r.f.)