Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bebe e la campagna per i vaccini «Tanti pediatri contrari, sono sconvolta»
«Ho accettato per salvare molte vite»
VENEZIA Bebe Vio, la campionessa di fioretto trevigiana che presta il volto e il suo corpo a una campagna mondiale per la vaccinazione contro la meningite, è la miglior risposta al crollo della copertura preventiva in Veneto, scesa sotto il livello di guardia. «Non capisco le persone contrarie a immunizzare i propri figli — dice la medaglia d’oro a Rio — il vaccino salva la vita. Così come mi ha sconvolta venire a sapere che sono proprio tanti pediatri a sconsigliarlo ai genitori». A lei, quando aveva 9 anni, è successo lo stesso: i medici dissero ai genitori di rimandare il vaccino contro la meningite. Due anni dopo la colpì.
scattato Anne Geddes mi hanno detto di aver cambiato idea. D’altronde basta ragionare su cosa si può evitare ricorrendo alla prevenzione. Sono tanto contenta di essere stata scelta per un’iniziativa che potrà salvare molte vite. E poi Anne Geddes è sempre stata il mio idolo: ho lenzuola, astucci, quaderni con le sue bellissime foto. Ad aprile sono andata da lei a New York, per il servizio. Ci sono volute solo due mezze giornate, ma ci sarei stata anche due settimane, data l’importanza del messaggio».
Il tuo volto contro i «no».
«Io non capisco le persone contrarie. Non sanno cosa significa il loro no, cosa può succedere al bambino che non viene protetto da malattie terribili, mortali. Io mi faccio il trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia, ndr), perché a differenza di queste persone so cosa si prova e cosa si deve passare
«I casi di effetti collaterali non credo possano essere paragonati al numero di coloro che sono o sarebbero morti senza vaccino. Il problema è che c’è poca informazione, i genitori prima di decidere dovrebbero chiedere aiuto ai medici, farsi spiegare pro e contro, invece di ricorrere a Internet e ai social network. E invece purtroppo spesso si fidano più di quello che leggono su Facebook che del parere degli esperti. Ci sono però pediatri che sconsigliano il vaccino, ne sono sconvolta».
Qui si inserisce il papà di Bebe, Ruggero: «Purtroppo anche noi siamo stati mal consigliati. Quando mia figlia aveva 9 anni, ed era già stata vaccinata per la meningite di tipo A, chiedemmo all’Usl di Treviso se fosse il caso di immunizzarla anche per il tipo B. Ci risposero che era ancora troppo piccola, di aspettare i 12/14 anni. A 11 anni Bebe si ammalò di meningite. E’ assurdo siano gli stessi medici a dire ai genitori: non fate il vaccino, non ne vale la pena, ci sono troppe controindicazioni. Non sono scientificamente provate».
«Invece le malattie conclamate diagnosticate a chi non si è protetto lo sono», torna a dire Bebe.
Ora parte la campagna antinfluenzale. Tu ti vaccini?
«Eh sì».