Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Microtelecamere nei vestiti dieci arresti per patenti facili
Esami truccati, complici nelle scuole guida
TREVISO La polizia stradale di Treviso, al termine di un’indagine durata alcuni mesi, tra pedinamenti ed intercettazioni, ha smantellato un’associazione a delinquere composta per di più da soci, dipendenti o proprietari di autoscuole attive da anni nelle province di Venezia e Treviso. Dieci gli arresti. In pratica, secondo quanto è emerso, a chi non era proprio in grado di sostenere la prova, vuoi per mancanze linguistiche, vuoi per lacune culturali, era offerta la possibilità di superare l’ostacolo acquistando un pacchetto completo: al candidato, munito di telecamera nascosta, auricolare wireless e due cellulari incollati al petto o alla caviglia, venivano spifferate tutte le soluzioni corrette.
ROVIGO È in carcere in attesa dell’udienza di convalida di stamattina Antonio Pezzolato, il 49enne pregiudicato residente a Porto Tolle che è stato arrestato domenica notte dai carabinieri della Compagnia di Adria per aver investito e ucciso il 15enne di Porto Tolle Francesco Bellan che era in scooter. La vittima stava rientrando a casa in scooter dopo una serata trascorsa con gli amici. La città è sotto choc e il sindaco Claudio Bellan annuncia che valuterà seriamente «l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo a carico dell’imputato».
Pezzolato, il secondo arrestato in Veneto per omicidio stradale (ma nel caso precedente, avvenuto nel Veronese, la vittima non era deceduta), vive di lavori saltuari. Quando i militari dell’Arma sono andati a prenderlo nella sua abitazione, domenica notte, era ancora sotto l’effetto di una qualche sostanza, forse stupefacente. Tutti motivi che hanno aggravato la sua posizione e ora il 49enne rischia fino a 18 anni di carcere e 30 anni di revoca della patente. Oltre all’accusa di omicidio stradale dovrà rispondere anche di omissione di soccorso e di essersi opposto agli accertamenti per verificare la presenza di alcol nel sangue. Un rifiuto che potrebbe evitargli una condanna pesantissima: nel caso in cui non sia stato effettuato un prelievo nell’immediatezza del fatto e non si riesca di conseguenza a dimostrare che il conducente viaggiava sotto l’effetto di droga o alcol, la legge esclude le aggravanti che fanno innalzare la pena base prevista per il reato (da 2 a 7 anni).
I militari sono stati avvisati dell’incidente sabato verso le 23.30, per la presenza del 15enne riverso senza vita sulla provinciale 38 in un tratto rettilineo in località Mentone. Poco distante, lo scooter e la vettura di Pezzolato, abbandonata con lo sportello aperto dal lato del passeggero. Da un telefonino rinvenuto nell’abitacolo, gli investigatori sono risaliti all’uomo. La ricostruzione della dinamica dello scontro è stata facilitata anche dalla presenza di alcuni testimoni, che hanno riferito di aver visto l’auto effettuare un sorpasso azzardato, invadendo la corsia opposta e centrando in pieno il ragazzo. In seguito allo scontro, Pezzolato si è dato alla fuga. Quando è stato rintracciato a casa, il 49enne si stava cambiando i vestiti, che sono stati ritrovati in bagno sporchi di fango.
Descritto da tutti come un ragazzo buono e gentile, Bellan frequentava l’Istituto professionale «Cristoforo Colombo» di Adria. I parenti ricordano il suo impegno nella parrocchia di Ca’ Venier e Boccasette, (dove era impegnato per parte dell’estate come animatore) e la passione per la chitarra. «La comunità scolastica – spiegano all’Istituto Colombo - ricorda Francesco come un ragazzo buono, dolce e sorridente che nel corso di questi tre anni ha saputo affrontare tutti i momenti della vita scolastica affidandosi alle cure e ai consigli dei suoi insegnanti e al supporto dei molti amici che aveva a scuola». Per il sindaco Bellan: «È una vicenda assolutamente tragica, che addolora profondamente la comunità».