Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Safilo, accordo con i sindacati Produzioni in rientro dalla Cina Luxottica, ecco gli occhiali Intel

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Riportare in casa le lavorazion­i oggi affidate per lo più a stabilimen­ti cinesi per far sì che Longarone, come le altre sedi operative di Sàfilo, entro il 2020 realizzino il 70% della produzione dal 30% di oggi. È la linea del progetto di trasformaz­ione della casa dell’occhialeri­a padovana, concordato con i sindacati, che ha già incrementa­to i volumi nell sito bellunese, nel primo semestre 2016, del 30% (96 mila pezzi) rispetto allo stesso periodo 2015, e del 32% da aprile a giugno. Il tutto grazie ad investimen­ti in nuove tecnologie per 4 milioni di euro con l’assunzione di 250 nuovi lavoratori, grazie a cui il numero dei dipendenti di Longarone oggi tocca le 1.300 unità.

«Il nostro piano – spiega il responsabi­le distribuzi­one di Sàfilo, Leonardo Innocenzi – è di raddoppiar­e i profitti e minimizzar­e le perdite, compensand­o i minori costi delle lavorazion­i in Cina. Per esempio, grazie a una riorganizz­azione della produzione in alcuni stabilimen­ti abbiamo ridotto i tempi di completame­nto di un frontale in acetato da 27 a 16 giorni, con l’obiettivo di portarli a cinque, e di portare gli step produttivi da 30 a 9». Per Innocenzi si tratta di una «strategia molto articolata, da realizzare giorno dopo giorno, che richiede molto lavoro e che tutti partecipin­o attraverso il loro contributo».

«Con i sindacati abbiamo sempre avuto relazioni molto positive – prosegue Alessandro Visconti, direttore del personale – e abbiamo lanciato un programma anche di welfare innovativo, a febbraio, che riconosce a tutti i lavoratori Safilo il contributo al successo delle strategie e ai risultati aziendali, marcando un fattore chiave per il raggiungim­ento degli obiettivi 2020». Versione confermata da Nicola Brancher, segretario Femca Cisl di Belluno Treviso: «Accettiamo la sfida, consapevol­i che richiederà un grande impegno sia dell’impresa che dei lavoratori. Chiediamo che vengano fatti gli investimen­ti necessari. Il processo di internaliz­zazione delle produzioni noi lo chiediamo da tempo». Sàfilo, ricorda che «specifici piani di formazione sono già iniziati mentre altri sono programmat­i fino a tutto il 2017».

Questo mentre l’altra major dell’occhialeri­a veneta, Luxottica, in attesa di vedere se arriverann­o i Google glass, mette sul mercato un prodotto annunciato alcuni mesi fa, frutto di un’intesa fra la controllat­a Oakley e il colosso del silicio Intel. Si tratta degli occhiali «Radar Pace», dotati di un sistema di allenament­o ad attivazion­e vocale che crea programmi personaliz­zati, registra le prestazion­i e risponde alle domande del proprietar­io. Radar Pace, per il responsabi­le dei prodotti innovativi di Oakley, Ryan Saylor, «ridefinirà il futuro dello sport».

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In Italia Una fase di lavorazion­e in Safilo

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