Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Regali di Natale, la spesa media sarà di 164 euro
VENEZIA Per i regali di Natale la spesa media in Veneto sarà di 164 euro pro capite (erano 237 nel 2009), solo il 6,7% dei consumatori ne spenderà più di 300 (il 25% in meno rispetto al 2009) e solo il 2% supererà i 500 euro. Anche nella nostra regione, in linea con la media nazionale, il 63% dei consumatori destinerà ai doni un budget compreso fra i 100 e i 300 euro. Lo dichiara il Centro Studi di Confcommercio e il presidente regionale, Massimo Zanon, osserva: «La cifra di quest’anno è ancora una volta l’emblema della prudenza legata alla crisi economica, anche se la voglia di festeggiare c’è. Il campo dei destinatari dei regali si restringe ai familiari e agli amici più stretti. Ed è proprio in famiglia che si consumerà, nella maggior parte dei casi (quasi l’88% secondo la FipeConfcommercio), il pranzo di Natale, mentre per la sera di San Silvestro i ristoratori esprimeranno tutto il loro piacere di ospitare le famiglie e le compagnie per le migliori feste e i migliori auspici per il 2017».
La preferenza nei confronti delle compere nei negozi di vicinato sembra essere in linea con il 2015 (li privilegia fra il 56% e il 57% dei consumatori), mentre continua a salire la percentuale di coloro che i doni li acquistano su Internet (erano il 3,8% nel Natale 2009, oggi sono il 44%). L’e-commerce è infatti un settore in crescita, per tecnologia, libri e abbigliamento.
Sotto l’albero, rispetto all’anno scorso, ci saranno più libri, calzature, capi d’abbigliamento e giocattoli; scenderà invece il numero di pacchetti contenenti cellulari, computer e generi alimentari. Il 43% dei consumatori dichiara di pagare con moneta elettronica, il 47% in contanti.
«Il ricorso al pagamento immediato anziché alla rateizzazione, come dichiara la maggior parte degli intervistati nell’indagine Confcommercio, conferma l’atteggiamento ancora prudente dei consumatori — aggiunge Zanon —. Anche se lo scongiurato aumento dell’Iva al 25% fa sperare in un risultato finale migliore delle previsioni. In ogni caso, anche nella nostra regione le tredicesime saranno destinate quasi interamente alla casa, alle bollette e al bilancio familiare. I consumi insomma sono al palo e per farli ripartire non c’è che da intervenire con una riforma fiscale che preveda il taglio generalizzato delle aliquote Irpef, oltre alla vera contrazione degli sprechi del bilancio pubblico. Ancora oggi in alcuni settori si è rivelata assolutamente inefficace».