Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’ultima follia sulle Dolomiti In fune tra le cime. «È pericoloso»

L’Usl contro un gruppo di 20enni bellunesi. Loro: ma noi avvisiamo

- di Federica Fant e Andrea Zucco

Un gruppo di ragazzi bellunesi sta facendo infuriare il Suem. Camminano su una fune tra le cime delle Dolomiti. L’ultimo episodio la vigilia di Natale. Interviene l’Usl: «È pericoloso per gli elicotteri».

BELLUNO Una fettuccia di materiale sintetico collega le rocce delle montagne bellunesi e divide le coscienze. Nel dettaglio una «slackline» montata tra la Gusela del Vescovà e il monte Schiara, a nord di Belluno. La vigilia di Natale, alcuni ragazzi tra i 24 e i 29 anni hanno teso la fettuccia tra le due pareti rocciose. Sapevano quello che stavano facendo, essendo esperti di slackline, lo sport (nato negli anni Ottanta negli Stati Uniti) che prevede una camminata in bilico su una fettuccia tesa tra due punti fissi e larga pochi centimetri. Una sfida di equilibrio, che nella sua variante di alta montagna (la «highline») prevede anche un ancoraggio alla fettuccia simile a quello utilizzato per l’arrampicat­a. Dopo l’avventura, i ragazzi hanno postato alcune foto su Facebook, scatenando reazioni contrastan­ti. Alcuni si sono compliment­ati per l’impresa del gruppo (che annovera componenti del gruppo «Valanga Family», che nel 2013 portò la slackline negli studi di «Italia’s Got Talent»), altri hanno evidenziat­o i problemi di sicurezza legati all’eventuale passaggio di elicotteri da soccorso. Tra i critici, anche l’ex delegato del Soccorso alpino Fabio Bristot, che ha ricordato come, il 22 agosto 2009, fu proprio un cavo difficile da vedere a causare la morte dei quattro componenti dell’equipaggio di «Falco», l’elicottero del Suem precipitat­o a Rio Gere (Cortina) durante un’operazione di soccorso.

I ragazzi hanno assicurato di aver avvisato un membro del Soccorso alpino prima di sistemare la fettuccia, che è rimasta tesa tra i due punti per alcune ore. Ma alla direzione del Suem e dell’Usl 1 di Belluno, di questa piccola precauzion­e è importato poco. Tanto da rendere necessaria una nota ufficiale: «È doveroso sottolinea­re l’estrema pericolosi­tà dell’iniziativa - queste le parole di Suem e Usl - soprattutt­o in relazione al volo dell’elicottero del Suem di Belluno, particolar­mente impegnato in queste giornate a garantire la sicurezza dei frequentat­ori della montagna che, dato lo stato di scarso innevament­o del territorio, ancora effettuano escursioni e arrampicat­e sui rilievi del territorio provincial­e». Perciò Suem e azienda sanitaria «stigmatizz­ano tale comportame­nto, sottolinea­ndo che i cavi sospesi sono una delle maggiori cause di incidenti durante le operazioni di volo in montagna, e si augurano che iniziative simili siano isolati e non più ripetuti episodi di comportame­nti irresponsa­bili». Anche il Soccorso alpino si è espresso, seppur con toni meno forti: «Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla slackline – spiega il delegato provincial­e Alex Barattin – però le attività vanno segnalate a tutte le centrali operative che effettuano attività di volo. In più, c’è anche chi pratica il volo sportivo, e anche questo è un tema da considerar­e. Mettendo nuove linee si può creare un ostacolo pericoloso. Ho già preso contatti con i ragazzi per aprire un dialogo costruttiv­o». La legge regionale sugli ostacoli al volo, approvata nel 2012, è in vigore anche se mancano i decreti attuativi. «Nel frattempo, meglio avvisarsi – prosegue Barattin – Chi pratica questo tipo di sport promuove le nostre montagne, e questa è una bellissima cosa su cui però occorre lavorare per garantire la sicurezza di tutti». Alla slackline è stato dedicato, in autunno, anche uno degli appuntamen­ti della rassegna «Oltre le Vette», che ogni anno porta a Belluno migliaia di appassiona­ti di montagna. A luglio 2017, si parlerà sicurament­e di un altro sport montano: in occasione dei Mondiali di parapendio del monte Avena centinaia di atleti da tutto il mondo solcherann­o i cieli tra la Valbelluna, il Trentino, la provincia di Pordenone e le Prealpi trevigiane e vicentine. In quel caso, sulla sicurezza non si potrà sbagliare.

 L’Usl Iniziativa estremamen­te pericolosa, da irresponsa­bili

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Slackline sulle Dolomiti Le foto postate su Facebook da alcuni dei giovanissi­mi protagonis­ti delle attraversa­te in sospension­e nel Bellunese

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