Giovane morta in casa, indaga la procura

Il pm vuole capire le cause del decesso improvviso della 24enne. Sarà disposta l’autopsia

TRISSINO La procura vuole capire cosa abbia provocato la morte improvvisa di Vanessa Pellizzaro, la 24enne che la mattina di Natale è stata rianimata invano, prima dai genitori poi dai paramedici del Suem 118, dopo una caduta in casa. La ragazza, disoccupata, era dimessa solo il giorno prima dall’ospedale di Valdagno. Il pubblico ministero ora intende fare chiarezza e già nelle prossime ore dovrebbe incaricare un medico legale per l’autopsia.

TRISSINO «Una ragazza sempre sorridente», «troppo giovane», «destino crudele«. La comunità di Trissino è sconvolta per la morte improvvisa di Vanessa Pellizzaro, la 24enne che la mattina di Natale è stata rianimata invano, prima dai genitori poi dai paramedici del Suem 118, dopo una caduta in casa. In paese non si parla d’altro e su Facebook si rincorrono messaggi di condoglianze e solidarietà a papà Mario, mamma Renata e al fratello Patrizio, che molto provato ha dato la notizia sul social network già a poche ore dalla disgrazia.

Cosa abbia strappato all’affetto dei suoi cari la giovane disoccupata, dimessa solo il giorno prima dall’ospedale di Valdagno dove era stata sottoposta ad un intervento, potrà chiarirlo l’autopsia. Il pubblico ministero di turno Serena Chimichi, informata del drammatico accaduto, intende fare chiarezza e già nelle prossime ore dovrebbe incaricare un medico legale per l’esame. «Si presume un embolo o un infarto però bisogna attendere l’autopsia per una conferma più giusta» scrive su Facebook Ugo Antonio Pellizzaro. Ma si è appunto nel campo delle ipotesi, non c’è ancora nulla di certo. Quello che risulta è che la 24enne mercoledì scorso era stata operata all’ospedale di Valdagno per l’asportazione della milza, ed era tornata a casa la mattina della vigilia di Natale. «Stava bene quando è stata dimessa», hanno raccontato il fratello e la nonna materna, «tanto che la sera siamo andati a mangiare una pizza tutti assieme» ha continuato il giovane. A ventiquattr’ore dalle dimissioni però è successo l’inaspettato, l’irreparabile. La ragazza si è alzata dalla poltrona per andare in bagno ed è caduta a pancia in giù affrontando degli scalini, ma secondo i familiari non aveva sbattuto la testa o parti vitali. Eppure le sue condizioni sono apparse subito gravi tanto che i genitori hanno chiamato il 118 e istruiti in diretta dall’operatore hanno cominciato le manovre rianimatorie, poi proseguite da medico e infermiere del Suem arrivati nell’abitazione di via Pellizzari con l’ambulanza a sirene spiegate. Quasi un’ora di massaggio cardiaco che però non è valso a strappare alla morte Vanessa Pellizzaro. Un incubo per i familiari, testimoni della tragedia che ha sconvolto per sempre le loro vite. Ora si sono stretti nel più stretto riserbo e non intendono parlare. Il dolore è devastante, ma non annulla la ricerca di verità, di risposte. Quelle su una morte che nessuno si sarebbe aspettato. «Non c’era nessun sintomo, nessuna avvisaglia – aveva chiarito il giorno di Santo Stefano il fratello, sconsolato - , non sappiamo spiegarci cosa possa esserle accaduto e non vogliamo esporci fino a quando non avremo risposte dall’autopsia. Certo, se fosse necessario, ci affideremo all’associazione Diritti del malato». Per i prossimi giorni verrà presumibilmente organizzato un momento di preghiera in ricordo della 24enne, in attesa della celebrazione dei funerali. «Siamo tutti sconvolti, è una grande tragedia, la comunità di Trissino si stringe attorno alla famiglia di Vanessa» è la dichiarazione del sindaco Davide Faccio che intende portare di persona la solidarietà del paese ai genitori della sfortunata 24enne.

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