Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Gardaland, bimba cade dalla giostra «È grave»
L’incidente sulle «tazze». Sul posto carabinieri e Spisal. Decisiva la testimonianza della mamma
VERONA È ricoverata in prognosi riservata, la bimba veronese di 6 anni caduta da una delle «tazze» di Gardaland lunedì pomeriggio. La madre sarà presto ascoltata dai carabinieri. I primi controlli escludono guasti tecnici.
VERONA I carabinieri attendono di poter conoscere la sua versione dei fatti. Ma, almeno per il momento, dovranno aspettare. Perché lei non può abbandonare nemmeno per un istante la sua piccola. La bimba di sei anni ricoverata all’ospedale di Borgo Trento in terapia intensiva neurochirurgica dopo essere caduta da una delle celebri «tazze» di Gardaland, lunedì pomeriggio.
Un incidente sul quale ha intenzione di far luce anche la procura scaligera. Ieri mattina, su disposizione del pm di turno Giulia Labia, l’attrazione (il nome ufficiale è «Mr. Ping’s Noodle Surprise», ma per tutti sono le «tazze rotanti» del celebre parco divertimenti di Castelnuovo del Garda) è stata tenuta ferma mentre i militari della compagnia di Peschiera, insieme ai tecnici dello Spisal dell’Usl e ai periti effettuavano una serie di accertamenti sul corretto funzionamento della giostra. Nessun sequestro e nessun fascicolo aperto per il momento.
Ma dai primi accertamenti sembrerebbe che l’attrazione e i dispositivi di sicurezza siano perfettamente funzionanti. Intanto, i carabinieri, nella serata di ieri sono stati in ospedale per acquisire la cartella clinica della bambina, che rimane ricoverata in prognosi riservata.
Sarà la madre, la prima a lanciare l’allarme lunedì pomeriggio, a dover spiegare quel che è successo. È stata lei, residente nel veronese, a chiedere all’improvviso di fermare l’attrazione perché la figlia era caduta a terra battendo violentemente il capo. Probabilmente sulla giostra era salita anche lei, considerato il fatto che i bambini sotto gli otto anni d’età, per salire sulla giostra devono essere accompagnati da un adulto. A far cadere la piccola potrebbe essere stato un movimento improvviso, aggravato dalla forza centrifuga provocata dalla rotazione delle tazze sommata a quella della pedana.
Soccorsa immediatamente dal personale medico del parco, la bambina inizialmente era stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Orlandi di Bussolengo. Pur essendo rimasta sempre cosciente, nel corso della nottata, le sue condizioni si sarebbero aggravate ed è stato deciso di trasferirla nel reparto intensivo del Polo Confortini di Borgo Trento, dove la madre e gli altri parenti ieri hanno continuato a starle vicino sperando in un minimo segnale di miglioramento.
«È una bambina di soli 6 anni - ha commentato una zia -, siamo tutti molto provati da questa situazione. Non possiamo dire altro».
Intanto, sulla vicenda, è intervenuto l’amministratore delegato di Gardaland, Aldo Maria Vigevani che ha espresso «tutta la sua vicinanza alla famiglia», rammaricandosi per quanto accaduto alla piccola e augurandole «una pronta guarigione».
«Gli enti preposti sono intervenuti, hanno effettuato tutti i controlli e non sono emerse criticità. Gardaland ha avviato anche una propria verifica interna - ha detto Vigevani -. L’attrazione si trova all’interno della nuova area Kung Fu Panda Academy inaugurata nel maggio 2016. L’attrazione è stata sottoposta a certificazione da TÜV Monaco ed è conforme alla direttiva europea e italiana sulle attrazioni dei parchi divertimento; attualmente è chiusa solo al fine di consentire il completamento delle pratiche degli enti competenti».