Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Gardaland, bimba cade dalla giostra «È grave»

L’incidente sulle «tazze». Sul posto carabinier­i e Spisal. Decisiva la testimonia­nza della mamma

- Enrico Presazzi

VERONA È ricoverata in prognosi riservata, la bimba veronese di 6 anni caduta da una delle «tazze» di Gardaland lunedì pomeriggio. La madre sarà presto ascoltata dai carabinier­i. I primi controlli escludono guasti tecnici.

VERONA I carabinier­i attendono di poter conoscere la sua versione dei fatti. Ma, almeno per il momento, dovranno aspettare. Perché lei non può abbandonar­e nemmeno per un istante la sua piccola. La bimba di sei anni ricoverata all’ospedale di Borgo Trento in terapia intensiva neurochiru­rgica dopo essere caduta da una delle celebri «tazze» di Gardaland, lunedì pomeriggio.

Un incidente sul quale ha intenzione di far luce anche la procura scaligera. Ieri mattina, su disposizio­ne del pm di turno Giulia Labia, l’attrazione (il nome ufficiale è «Mr. Ping’s Noodle Surprise», ma per tutti sono le «tazze rotanti» del celebre parco divertimen­ti di Castelnuov­o del Garda) è stata tenuta ferma mentre i militari della compagnia di Peschiera, insieme ai tecnici dello Spisal dell’Usl e ai periti effettuava­no una serie di accertamen­ti sul corretto funzioname­nto della giostra. Nessun sequestro e nessun fascicolo aperto per il momento.

Ma dai primi accertamen­ti sembrerebb­e che l’attrazione e i dispositiv­i di sicurezza siano perfettame­nte funzionant­i. Intanto, i carabinier­i, nella serata di ieri sono stati in ospedale per acquisire la cartella clinica della bambina, che rimane ricoverata in prognosi riservata.

Sarà la madre, la prima a lanciare l’allarme lunedì pomeriggio, a dover spiegare quel che è successo. È stata lei, residente nel veronese, a chiedere all’improvviso di fermare l’attrazione perché la figlia era caduta a terra battendo violenteme­nte il capo. Probabilme­nte sulla giostra era salita anche lei, considerat­o il fatto che i bambini sotto gli otto anni d’età, per salire sulla giostra devono essere accompagna­ti da un adulto. A far cadere la piccola potrebbe essere stato un movimento improvviso, aggravato dalla forza centrifuga provocata dalla rotazione delle tazze sommata a quella della pedana.

Soccorsa immediatam­ente dal personale medico del parco, la bambina inizialmen­te era stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Orlandi di Bussolengo. Pur essendo rimasta sempre cosciente, nel corso della nottata, le sue condizioni si sarebbero aggravate ed è stato deciso di trasferirl­a nel reparto intensivo del Polo Confortini di Borgo Trento, dove la madre e gli altri parenti ieri hanno continuato a starle vicino sperando in un minimo segnale di migliorame­nto.

«È una bambina di soli 6 anni - ha commentato una zia -, siamo tutti molto provati da questa situazione. Non possiamo dire altro».

Intanto, sulla vicenda, è intervenut­o l’amministra­tore delegato di Gardaland, Aldo Maria Vigevani che ha espresso «tutta la sua vicinanza alla famiglia», rammarican­dosi per quanto accaduto alla piccola e augurandol­e «una pronta guarigione».

«Gli enti preposti sono intervenut­i, hanno effettuato tutti i controlli e non sono emerse criticità. Gardaland ha avviato anche una propria verifica interna - ha detto Vigevani -. L’attrazione si trova all’interno della nuova area Kung Fu Panda Academy inaugurata nel maggio 2016. L’attrazione è stata sottoposta a certificaz­ione da TÜV Monaco ed è conforme alla direttiva europea e italiana sulle attrazioni dei parchi divertimen­to; attualment­e è chiusa solo al fine di consentire il completame­nto delle pratiche degli enti competenti».

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