Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il pm chiede accertamenti anche sul decesso del gastronomo Pelle
VICENZA Era stato dimesso dal reparto di nefrologia dell’ospedale di Vicenza solo il giorno prima di morire e ora la procura ha disposto l’autopsia, per chiarire le cause del decesso, per non lasciare nulla di intentato.
Bisognerà attendere ancora per la cerimonia funebre del noto critico enogastronomico e giornalista Alfredo Pelle, morto la vigilia di Natale nella sua casa di corso Padova in città. Una morte, quella dello storico ispettore dell’Espresso per la «Guida ai ristoranti», per molti inaspettata. Che il 77enne fosse in dialisi non lo aveva mai nascosto, tanto che con un dietista stava preparando un libro di ricette per i malati renali, e agli amici raccontava di essere più affaticato del solito, eppure nulla faceva presagire ad un decesso così imminente. A distanza di poche ore dalle dimissioni dal San Bortolo, avvenute venerdì sera. Tanto che la procura ora vuole effettuare tutti gli accertamenti possibili prima di rilasciare il nullaosta alla sepoltura dell’Accademico Italiano della Cucina, nato a Firenze e cresciuto a Parma.
Una grande perdita nel mondo della gastronomia che ha dato il suo apporto a diverse realtà del Vicentino, che lo aveva «adottato» dal 1979, quando aveva assunto il ruolo di direttore alla Banca Popolare di Vicenza. Pelle è stato insegnante di storia della gastronomia al Master della cucina italiana a Vicenza, membro della Confraternita del Bacalà alla Vicentina, della Fraglia del Torcolato di Breganze, dell’Accademia dei Bigolanti, e coordinatore gastronomico delle «Buone Tavole dei Berici».
Lascia la moglie Lilli e due figli.