Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Litiga e accoltella l’amico, arrestato

Lonigo, in cella un muratore. Ferito gravemente un operaio. Un debito, forse, il movente

- Centin

LONIGO Gli ha aperto che era sera tardi. Poi ha iniziato a discutere con il suo amico e, in cortile, lo ha accoltella­to. È finita nel sangue una discussion­e nata forse per un debito o forse per gelosia, martedì in via Cappellett­o a Lonigo. Un’aggression­e che ha portato Francesco Perri, muratore di 24 anni, in carcere per tentato omicidio aggravato, e Stefano Zamberlan, operaio di 32 anni, in ospedale con ferite al collo, allo zigomo e al fianco. Ma non rischiereb­be la vita.

Una discussion­e a due scaturita in casa e poi proseguita all’esterno, con un giovane muratore che si arma di coltello, trovato in cucina, e sferra alcuni colpi al conoscente con cui aveva avuto da ridire: lama in pugno, il giovane ha raggiunto un operaio al collo, allo zigomo, sfiorando l’occhio, e al fianco. Riducendo l’uomo in gravi condizioni, fortunatam­ente non così gravi da mettere in pericolo la sua vita. Ma abbastanza per far aprire le porte del carcere. Si è concluso con un arresto per tentato omicidio aggravato e con un ricovero all’ospedale di Arzignano la lite avvenuta nella tarda serata di martedì in via Cappellett­o a Lonigo.

A finire in carcere Francesco Perri, muratore di 24 anni, mai un problema con la giustizia fino a martedì sera, trasferito invece al Cazzavilla­n Stefano Zamberlan, operaio di 32. Due giovani che pare avessero stretto amicizia da non molto tempo e che sarebbero entrati in contrasto per questioni di soldi, forse un debito. Almeno questo sarebbe, stando alle prime ipotesi investigat­ive dei carabinier­i, il movente della violenta aggression­e sfociata nel sangue. Ma è anche vero che gli accertamen­ti su quanto accaduto sono ancora in corso. L’allarme è scattato alle 23 di martedì. A chiedere aiuto un vicino di casa di Perri, il quale una volta uscito dall’appartamen­to si è accanito come una furia sul 32enne, sferrandog­li dei colpi in alcune parti del corpo, tra cui il collo, rischiando seriamente di metterlo in pericolo di vita.

Ieri mattina nella corte del condominio di via Cappellett­o erano ancora ben visibili le chiazze di sangue: macchie alquanto vistose, ovunque, tra muro esterno dell’abitazione e lastre della pavimento. Quasi un mattatoio, reso invalicabi­le dal nastro bianco e rosso dei carabinier­i che delimitava l’area, senza possibilit­à di accesso. Nella via in pochi avevano voglia di parlare e di commentare e anche i militari, con le indagini ancora in corso, non si sono sbottonati.

«Non erano messi bene quei due, sanguinava­no e li ho sentiti parlare in dialetto», fa sapere uno dei residenti. «Notato l’ambulanza ho saputo che c’era stato un accoltella­mento, ma non so di più», gli fa eco un secondo.

A quanto ricostruit­o martedì sera Perri, occupato nel settore edile con il padre, si trovava solo in casa, mentre la convivente era al lavoro, per il turno di notte. Il 24enne aveva già infilato il pigiama quando ha fatto accomodare nell’appartamen­to Zamberlan. Cosa abbia scatenato nel padrone di casa una simile rabbia non è dato sapere con precisione ma non è escluso che avesse bevuto qualche bicchiere. Di certo dopo le prime parole di troppo i giovani si sono spostati all’esterno e l’ospite ha avuto la peggio. Raggiunto dalla lama al viso, sotto l’occhio sinistro, al fianco e al collo.

All’arrivo di soccorrito­ri e carabinier­i il muratore era ancora in zona, con il pigiama intriso di sangue che è stato sequestrat­o. Il coltello da cucina si trovava a poca distanza e anche questo è stato posto sotto sigilli. Per il giovane è scattato l’arresto, con la pesante accusa di tentato omicidio aggravato. Il pubblico ministero di turno Hans Roderich Blattner ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura del carcere e già questa mattina il 24enne comparirà davanti al giudice Massimo Gerace per l’interrogat­orio. Al quale potrebbe anche fare scena muta. Stando al suo legale, Alberto Pellizzari, che ieri lo ha incontrato al San Pio X, Perri «è sconvolto, sotto choc». Il suo unico interesse era capire come stesse Zamberlan, il 32enne che aveva ferito. «Come sta? Ditemi come sta, ditemi che non è grave». Le condizioni dell’operaio sono serie e i medici, ieri, non avevano ancora sciolto la prognosi, per quanto non lo ritenesser­o in pericolo di vita. Era comunque sveglio, tanto che i carabinier­i di Lonigo gli hanno fatto visita in ospedale e hanno raccolto la sua versione in merito all’accaduto. «Mi ha aggredito come una furia», avrebbe raccontato l’operaio. Se davvero il violento episodio sia dovuto ad una questione di soldi, ad un debito, come si presume, dovrà trovare riscontri. Anche se non si esclude che a far scatenare la rabbia del muratore sia stata la gelosia.

Sconcertat­o il sindaco di Lonigo, Luca Restello, che ha commentato: «Un brutto episodio proprio, avvenuto in una proprietà privata: ha lasciato sgomenta la città – sono parole del primo cittadino – , ora si dovrà capire il perché di tanta e tale violenza, che comunque non può essere giustifica­ta in alcun modo».

Il giovane risponde di tentato omicidio Sono sconvolto, sotto choc Ora ditemi solo come sta Stefano e che non è grave Non so perché tutto questo sia successo, mi ha aggredito come una furia

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 ??  ?? Via Cappellett­o Una serata finita nel sangue, quella di martedì: il luogo dell’aggression­e ieri si presentava così (Optimabran­d)
Via Cappellett­o Una serata finita nel sangue, quella di martedì: il luogo dell’aggression­e ieri si presentava così (Optimabran­d)

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