Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Zanetti rinuncia, il Veneto perde un uomo al governo
L’ex viceministro anticipa le nomine: «Niente accordo» Pedemontana, ancora nessuna proroga: Vernizzi rischia
VENEZIA Comunque vada stamani a Palazzo Chigi, la pattuglia veneta uscente di (sotto)governo perderà un uomo. A meno di clamorose sorprese dell’ultim’ora, alle 9.30 il Consiglio dei ministri si riunisce infatti anche per procedere alla nomina di vice e sottosegretari, riconfermando con ogni probabilità i dem Pier Paolo Baretta, Gianclaudio Bressa e Barbara Degani e lasciando invece fuori Enrico Zanetti, che ieri sera ha reso nota la propria rinuncia a restare al dicastero dell’Economia. Intanto sempre da Roma si attendono notizie al fotofinish sulla proroga dell’incarico di commissario straordinario alla Pedemontana per Silvano Vernizzi.
Forse oggi saranno le indiscrezioni romane a svelare com’è andata davvero. Per come l’ha raccontata Zanetti sul proprio profilo Facebook, la prosecuzione dell’incarico di viceministro gli sarebbe stata offerta, ma sarebbe risultata politicamente insostenibile per il segretario di Scelta Civica. «All’indomani della formazione del Governo — ha spiegato il veneziano — i nostri gruppi parlamentari avevano chiesto al Presidente del Consiglio Gentiloni un chiarimento politico sulla nostra piena partecipazione alla maggioranza di governo, per tenere fede all’impegno assunto con il Capo dello Stato, durante le consultazioni, circa la nostra disponibilità a sostenere un governo in questa difficilissima fase di transizione. Abbiamo atteso pazientemente in queste settimane, ma nessun chiarimento politico è arrivato. È arrivata invece la proposta di confermare la squadra dei sottosegretari e dei viceministri, di cui faccio parte».
Il ripetuto rinvio delle nomine è stato dovuto proprio alla necessità, per il premier Paolo Gentiloni, di verificare la necessità e la fattibilità di un allargamento del perimetro della maggioranza anche ai verdiniani. Ma alla fine sarebbe emersa solo la disponibilità a confermare Zanetti in quanto uscente, non insieme ai sodali di Denis Verdini. «Di fronte a questo atteggiamento incomprensibile — ha aggiunto il 43enne — non sono disponibile alla mia conferma quale viceministro al Mef: all’antipolitica delle conferme in blocco a prescindere, dei governi fotocopia dove l’unico che ha il coraggio di fare un passo indietro è Matteo Renzi, preferiamo la politica». Un annuncio che sui social network ha portato a Zanetti diverse attestazioni di stima, anche per la chiosa finale: «Come già abbiamo fatto sulle banche, garantiremo il nostro appoggio al Governo sui provvedimenti che riterremo utili al Paese».
Nell’esecutivo dovrebbero invece rimanere i veneti del Pd e di Ncd, quindi il veneziano Baretta proprio all’Economia, il bellunese Bressa agli Affari Regionali e la padovana Degani all’Ambiente. Intanto stamattina Vernizzi, dal 2009 commissario della Pedemontana rinnovato di anno in anno, terrà una conferenza stampa «relativa allo stato attuale» dell’opera. Forse per dire addio, se entro il 31 dicembre non sarà firmata la proroga.