Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Veneto Banca vende il jet dell’era Consoli «Concreto cambiamento»
MONTEBELLUNA (TREVISO) È stato il simbolo più alto del lusso che offende la disperazione, l’icona degli eccessi di un manager diventato straricco spremendo una banca che ha invece ridotto in miseria i soci. Il Bombardier Learjet 60Xr, che nel 2012 l’amministratore delegato di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, aveva voluto acquistare per potersi muovere rapidamente fra le direzioni delle banche controllate, dalla Puglia ai Balcani, è stato ceduto. Per comprarlo si erano spesi 10,7 milioni, l’incasso dalla vendita non è noto ma è ragionevole pensare che non raggiunga i cinque. Sette posti per i passeggeri, oltre a due piloti, velocità di crociera di 860 chilometri l’ora, il Bombardier è una fra le soluzioni al top nell’aviazione privata a medio raggio. A comperare l’apparecchio, secondo una nota ufficiale dell’istituto di Montebelluna, è stata una non meglio precisata multinazionale straniera. Nei mesi scorsi, grazie ai buoni uffici nell’ambiente aviatorio di Paolo Sinigaglia, ex presidente di Alpi Eagles, Veneto Banca aveva aperto una trattativa con una compagnia privata di Malta, la Luxwing, specializzata nelle tratte «vip» in Europa. Poi, a quanto pare, non se ne fece nulla per una mancata intesa sul prezzo. «Dopo aver avviato l’azione di responsabilità nei confronti della passata gestione – ha detto ieri il presidente, Massimo Lanza - con questa operazione il Consiglio di amministrazione fornisce un ulteriore segnale concreto di cambiamento, riportando l’attenzione alla clientela, allo sviluppo del sistema delle imprese e della società civile del territorio, nonché ad un’efficiente e controllata gestione aziendale». Per il suo predecessore, Beniamino Anselmi, da vendere vi sarebbe anche un altro simbolo, cioè il lampadario in vetro della hall del quartier generale comperato per ben 60 mila euro.