Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Sgorbi» d’amore su Garibaldi e la Basilica Maxi multa a due fidanzatini e uno studente
VICENZA Giovani e innamorati, hanno lasciato la loro dichiarazione d’amore col pennarello sulla pietra. Peccato fosse quella di muri e monumenti pubblici. Così per tre liceali vicentini tra i 16 e 17 anni è scattata una denuncia alla procura dei minori e pure una multa di 500 euro ciascuno: quella prevista dal regolamento di polizia urbana. E’ il caso di un adolescente che lunedì scorso verso le 19 si trovava in piazza Castello con gli amici e che è stato beccato dalla pattuglia antidegrado della polizia locale a scrivere con il pennarello rosso «Ti amo Marzia» sui gradini della statua di Garibaldi.
A finire nei guai anche una coppia di fidanzatini, che sulla balaustra delle scale che portano al primo piano della basilica Palladiana qualche giorno prima avevano riportato le loro iniziali e la data dell’inizio della loro storia. Una scritta che avevano anche fotografato e che uno dei due aveva riportato sul suo profilo Facebook: una prova, per gli agenti di polizia locale, della responsabilità.
Una responsabilità che tutti e tre i minori hanno ammesso: il primo già sul posto, sorpreso sul fatto e poi portato al comando dove lo ha poi raggiunto la mamma; i fidanzatini una volta convocati negli uffici di contra’ Soccorso Soccorsetto, accompagnati dai genitori. Genitori che non hanno risparmiato ai propri figli una ramanzina e che ora saranno costretti ad aprire il portafogli, e non certo per cifre irrisorie. Insomma, in entrambi i casi, si è trattato di dichiarazioni d’amore quanto mai «care».
L’amministrazione comunale aveva dichiarato guerra a graffittari e vandali nell’agosto scorso, dopo che l’affresco nell’edicola esterna del tempio di San Lorenzo era stata imbrattata con dello spray nero. Dopo allora era stata infatti decuplicata la multa prevista, passata appunto da 50 a 500 euro. E di casi, da allora, se ne sono contati, l’ultimo solo a fine gennaio quando la polizia locale ha identificato otto ragazzini tra gli 11 e i 14 anni che avevano lasciato scritte con lo spray sui muri della Basilica palladiana, in corte dei Bissari e oltre.