Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, intesa sull’area della centralina
La Belfiore ‘90 consente alla Vardanega l’uso dell’isolotto per eseguire tutti i lavori
BASSANO Il Comune e la società Belfiore ’90 hanno firmato una tregua. Ieri hanno sottoscritto l’accordo per l’utilizzo dell’isolotto sul Brenta, lungo via Pusterla, in vista dell’accesso in alveo per eseguire il consolidamento delle stilate del Ponte degli Alpini.
In sostanza, la ditta novese concede all’ente di entrare, gratuitamente, nel fiume passando per l’area avuta in concessione, comprensiva anche del canale di derivazione del fiume, dove è stata autorizzata a costruire una centralina idroelettrica. «L’accordo non riguarda il contenzioso in corso tra le parti per la costruzione dell’impianto, sul quale ribadiamo la nostra contrarietà perché non è quella la localizzazione adatta – tiene a precisare il sindaco Riccardo Poletto – ma si riferisce esclusivamente alla convivenza dei due cantieri. A noi servono canale, che dovrà essere messo in asciutta, e isolotto per poter intervenire da nord sul monumento ligneo, come da progetto».
«Siamo sempre stati disponibili a concederli per favorire il restauro del ponte - ricorda Piercarlo Comacchio – consapevoli che i due cantieri non sono in conflitto come invece qualcuno ha sostenuto pur di metterci i bastoni fra le ruote. Il nostro si limiterà al canale di derivazione, dal momento che l’impianto ha dimensioni molto contenute. Anche l’impresa che sta eseguendo il restauro del ponte ha ammesso che possano coesistere senza intralciarsi. Speravamo, invece, che assicurandole il transito e l’utilizzo dell’area, l’amministrazione avrebbe ritirato il ricorso presentato contro la Regione che ci ha rilasciato l’autorizzazione all’opera».
«Non lo ritiriamo perché il consiglio comunale si è espresso contro questo progetto – sostiene il sindaco Poletto –Anzi, siamo in attesa del pronunciamento».
L’accordo sottoscritto ieri prevede che il Comune possa utilizzare l’area in concessione alla Belfiore, gratuitamente, per due anni, prorogabili nel caso ci dovessero essere ulteriori necessità. Successivamente al 15 maggio 2018, se la centralina sarà pronta e messa in funzione (l’avvio dei lavori per la sua realizzazione è previsto per il prossimo ottobre), ma dovesse essere ancora necessario scendere nell’alveo del Brenta dall’isolotto Pusterla, il Comune garantirà l’apertura del canale e potrà proseguire con il cantiere, garantendo al tempo stesso il funzionamento dell’impianto della Belfiore. «A noi basteranno sei mesi per completare l’opera», spiega Comacchio che ricorda, inoltre, come gli stessi consulenti del progetto di consolidamento del ponte, Modena e Defina, incaricati dal Comune di effettuare una perizia sull’impatto idraulico che la centralina potrebbe avere sul ponte, abbiano negato questa eventualità.