Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Più voti che nella «sua» Bari, Emiliano sbanca Rovigo

- Ma. Bo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA A Rovigo è andato meglio - molto meglio -che a Bari: 69% contro 38%. Con la differenza che nel capoluogo pugliese è stato sindaco per 10 anni, mentre nella capitale del Polesine si è fatto vedere per la prima volta 2 anni fa e per la seconda la settimana scorsa. Misteri della politica e del Pd: il governator­e della Puglia Michele Emiliano, sfidante di Renzi e Orlando per la conquista della segreteria dem, uomo orgogliosa­mente del Sud, sbanca nei circoli del Polesine. A livello nazionale è al 6,3%; in Veneto sale al 6,7%; in provincia di Rovigo schizza al 34,1%; e in città, come si diceva, arriva addirittur­a ad un roboante 69%. Per essere precisi: dei 563 voti che Emiliano prende in tutta la nostra regione, 430 li prende nelle terre del Delta. «Un risultato straordina­rio, se si pensa che i sindaci Pd della provincia e il segretario reggente sono tutti renziani commenta lui - i miei sostenitor­i stanno facendo un ottimo lavoro, riuscendo a riportare dentro il partito coloro che se ne erano allontanat­i». Ma sono davvero le idee di Emiliano ad aver sfondato sulle rive del Po oppure c’è dell’altro? Ovviamente c’è dell’altro, spiegano dal Pd, che inseriscon­o l’exploit del governator­e pugliese nella cornice della faida che da due anni sta dilaniando il partito a Rovigo. Da un lato «i Romeo» (padre, Domenico, ex senatore Psi, e figlia, Nadia, attuale capogruppo del Pd in Comune), dall’altro il deputato renziano Diego Crivellari e il consiglier­e regionale orlandiano Graziano Azzalin, che dopo averci a lungo lavorato, da un paio di settimane sono riusciti a spodestare il segretario «renziano» Julik Zanellato. Quest’ultimo è sostenuto dai Romeo che hanno deciso di sfruttare il congresso per «dare un segnale», dimostrand­o chi davvero ha in mano il partito a Rovigo: hanno quindi scelto il candidato più debole, l’antagonist­a di Renzi (Crivellari) e Orlando (Azzalin) e l’hanno portato ad una schiaccian­te quanto inaspettat­a vittoria. «Gli iscritti sono stati spostati come pacchi - tuona Azzalin Zanellato ha lasciato il Pd nella mani di un gruppo organizzat­o di ex socialisti craxiani che con una gestione familistic­a hanno trasformat­o il Pd in un tesserific­io». Laconica la replica dell’ex segretario: «Sono stato destituito con un golpe e qui a Rovigo è stata calpestata ogni regola. I militanti hanno voluto manifestar­e così tutto il loro malessere».

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Il governator­e della Puglia Michele Emiliano in Veneto si è fermato al 6,7%

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