Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Immobili in vendita, un mese per scrivere il futuro del centro
Attesa a giorni la relazione dell’advisor. Il progetto vale 90 milioni
VICENZA Pochi giorni per la relazione dell’advisor e poi un mese di tempo per decidere se avviare in concreto l’operazione oppure accantonare l’idea. È ai blocchi di partenza il progetto immobiliare milionario che il Comune ha messo in piedi nei mesi scorsi ed entro la fine della primavera, secondo il programma di Palazzo Trissino, i giochi saranno decisi. In realtà, di gioco c’è poco visto che tutto il piano vale circa 90 milioni per la «valorizzazione patrimoniale» di circa 13 palazzi ed edifici comunali (fra cui l’ex-Macello, l’ex-Fiera al giardino Salvi, palazzo degli Uffici, il piano terra di Palazzo Trissino, l’excaserma della Guardia di Finanza alla Rocchetta), con un contraccambio per il Comune di 16 milioni necessari alla costruzione della nuova sede del comando di polizia locale all’ex-Domenichelli, di uffici pubblici in quella zona e pure del nuovo stabile della biblioteca Bertoliana all’ex-Giuriolo. Improntato a cavallo fra il 2016 e il 2017, l’iniziativa porta la firma del fondo immobiliare «Investire sgr spa», che ha proposto l’ipotesi al Comune, il quale a sua volta lo scorso febbraio ha affidato le proprie analisi a un advisor con il compito di «valutare i rischi, quantificare i benefici e definire scenari diversi». E la relazione degli esperti è in dirittura d’arrivo sui tavoli di Palazzo Trissino: «Arriverà entro pochi giorni - dichiara l’assessore alle Risorse economiche, Michela Cavalieri - e quella sarà di fatto la base su cui imposteremo i nostri ragionamenti per definire se avviare il piano oppure no». Più nel dettaglio, dall’advisor la Giunta si aspetta un’analisi «rigorosa» della proposta, spiegando quanti e quali potrebbero essere i rischi finanziari per l’ente pubblico e se i valori degli immobili rispecchiano i valori di mercato. «Con quella relazione - aggiunge Cavalieri - coinvolgeremo anche Invimit (società di gestione del risparmio del ministero dell’Economia, ndr) per ottenere la conferma dell’impegno finanziario nell’operazione». Da quel momento la palla tornerà al Comune, che si darà un mese per sciogliere la riserva: «Da quella relazione spiega l’assessore - trarremo le nostre conclusioni, decidendo in Giunta se avanzare nel progetto oppure no e credo che entro la fine di aprile o al massimo le prime settimane di maggio faremo un punto. Se il piano continuerà dovremo realizzare una delibera che porti a una due-diligence dettagliata al fine di definire l’istruttoria per il Consiglio comunale, che voterà il progetto».
Dunque sarà il voto di sala Bernarda a far scattare, in caso, la fase due, che aprirà le porte alla gara per la definizione del partner privato con cui creare il fondo immobiliare dove destinare gli immobili da valorizzare. E a quella gara parteciperà, di certo, anche «Investire sgr»: «In caso di voto favorevole del Consiglio - afferma Cavalieri la società acquisirà il ruolo di promotore dell’operazione e dunque avrà un diritto di prelazione in gara, che le consentirà di allinearsi all’offerta che risulterà migliore. Se non lo farà, però, perderà la gara e otterrà dal vincitore un rimborso delle spese sostenute per la proposta».