Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Niente scuola, si fa volontariato E ci saranno anche i profughi
Torna il «Social day», studenti all’opera per raccogliere fondi
VICENZA Dai 250 ragazzi del 2007 agli 8500 del 2016. L’onda partita undici anni fa da Bassano si è espansa in molte parti d’Italia, trascinando nel volontariato per un giorno migliaia di adolescenti e giovani.
È il «Social Day» che per il nono anno consecutivo torna a Vicenza venerdì e sabato.
Sono più di 160 gli studenti delle scuole superiori del capoluogo che in questi due giorni invece di andare in classe si cimenteranno in varie mansioni: dalla pulizia del giardino della nonna all’alzataccia per aiutare il fornaio. Tra i vari lavori che i ragazzi partecipanti all’esperienza si sono procurati c’è anche quello per il Comune di Vicenza. L’amministrazione, che da quattro anni partecipa al «Social Day«, ha messo a disposizione 1.000 euro per l’iniziativa promossa dalle cooperative Insieme e Tangram.
In particolare, per quanto riguarda l’impiego procurato dal Comune, venerdì mattina 15 studenti del liceo Fogazzaro con 9 richiedenti asilo puliranno parco Fornaci. Sabato mattina, invece, altri 40 ragazzi degli istituti Canova, Boscardin, Quadri, Rossi e Lioy saranno nelle sedi distaccate della biblioteca Bertoliana a Laghetto, in Riviera Berica e a Villaggio del Sole per riordinare le raccolte librarie e in via Fermi per pulire l’area verde. Altri quattro, infine, in collaborazione con il Comune di Sovizzo, lavoreranno per il sistema di irrigazione delle piante lungo una pista ciclabile del paese.
«Abbiamo scelto le zone periferiche perché ci sembra importante dare un segnale di presenza nei quartieri, grazie al lavoro di tantissimi ragazzi – spiega il consigliere comunale di Vicenza delegato alle politiche giovanili Giacomo Possamai –. Replichiamo poi la collaborazione tra gli studenti e i richiedenti asilo che lo scorso anno ha dato buoni risultati. Il Social day è un’iniziativa molto interessante perché dedicando il proprio tempo ad attività concrete i ragazzi riescono a destinare le risorse economiche raccolte a progetti di cooperazione internazionale oltre che all’associazione Libera».
Chi dà lavoro per qualche ora ai partecipanti può scegliere quanto pagarli, tramite un’offerta libera.
I contributi raccolti a Vicenza andranno a favore di quattro realtà specifiche: la Cooperativa Rita Atria dell’Associazione Libera, il progetto «Prima le donne e i bambini» in Tanzania dell’associazione Due Terzi, «Una scuola per Ganlè» dell’associazione Kouatokia della Costa D’Avorio e «Torniamo a scuola, ragazze!» dell’associazione Women for Freedom del Nepal.
Nel 2016 in tutto sono stati raccolti 82mila euro, gran parte dai giovani vicentini.
160 partecipanti I ragazzi puliranno parco Fornaci e l’area verdi di Fermi, daranno da bere alle piante