Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, il cantiere entra nel vivo Iniziato lo smontaggio del tetto

Oggi verrà installata la gru. Chiuso l’accesso ai pedoni da via Angarano

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO Allestiti i ponteggi, proseguono le operazioni preliminar­i per il restauro del Ponte degli Alpini. Come da cronoprogr­amma, le maestranze dell’impresa Vardanega sono salite sul tetto della struttura per la rimozione dei coppi in modo da alleggerir­e il monumento quando i lavori interesser­anno le fondazioni.

Per effettuare l’intervento è però necessario installare una gru, motivo per cui nella mattinata di domani, la sinistra e destra Brenta torneranno a essere divise all’altezza del centro storico. Per depositare e montare l’attrezzatu­ra, lo spazio di via Angarano che precede l’accesso al monumento (dal civico 10 al 14 sul lato nord e dall’11 al 13 su quello a sud) resterà chiuso al passaggio pedonale dalle 6 alle 13 di domani, fino al montaggio completo dei mezzi d’opera (che potrebbe risolversi anche in un tempo inferiore di quello previsto). Per chi arriverà dal centro storico, l’attraversa­mento sul ponte sarà invece percorribi­le nei due corridoi laterali e messi in sicurezza, ora anche illuminati nelle ore serali e notturne, ma non potrà raggiunger­e via Angarano.

Per passare dalla destra e sinistra Brenta, e viceversa, bisognerà quindi utilizzare il Ponte della Vittoria o servirsi del bus navetta che rimane in funzione anche nella zona di Angarano. Secondo il titolare dell’impresa trevigiana, Giannanton­io Vardanega, l’operazione sulla copertura proseguirà per una decina di giorni, al massimo due settimane, ma il passaggio pedonale sarà sempre garantito. «Tolte le tegole bisognerà anche analizzare lo stato della guaina», fa sapere.

Più lunghi, invece, i tempi previsti per completare l’analisi del materiale ligneo della struttura che sarà passata al setaccio integralme­nte da un pool di esperti. «Non sappiamo con precisione quali siano le condizioni – spiega Vardanega – soprattutt­o sulla parte inferiore del ponte, sulle stilate e le parti sommerse dall’acqua. L’indagine sarà meticolosa e impegnativ­a perché dovrà rilevare il grado di tenuta di ogni asse, soprattutt­o delle travi. Si dovrà stabilire se il legno dovrà essere sostituito perché ammalorato o potrà essere restaurato e trattato con le apposite resine. Questa fase indicativa­mente si protrarrà per qualche settimana. Difficile azzardare una scadenza precisa ma ci avvicinere­mo alla fine del mese, anche perché nei giorni a cavallo della Pasqua sospendere­mo i lavori per permettere il flusso della gente sul ponte che aumenterà in consideraz­ione del periodo di vacanza».

Nulla è ancora stato deciso per l’ingresso in alveo, se da nord o da sud del ponte; il titolare dell’impresa preferisce non sbilanciar­si. «Stiamo ancora lavorando per presentare una soluzione alternativ­a rispetto al progetto - osserva – ma al momento non c’è nulla di certo. Le variabili da tenere in consideraz­ione sono molteplici».

Brenta diviso in due Per attraversa­re il fiume, da destra, servirà utilizzare Ponte della Vittoria

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