Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, il cantiere entra nel vivo Iniziato lo smontaggio del tetto
Oggi verrà installata la gru. Chiuso l’accesso ai pedoni da via Angarano
BASSANO Allestiti i ponteggi, proseguono le operazioni preliminari per il restauro del Ponte degli Alpini. Come da cronoprogramma, le maestranze dell’impresa Vardanega sono salite sul tetto della struttura per la rimozione dei coppi in modo da alleggerire il monumento quando i lavori interesseranno le fondazioni.
Per effettuare l’intervento è però necessario installare una gru, motivo per cui nella mattinata di domani, la sinistra e destra Brenta torneranno a essere divise all’altezza del centro storico. Per depositare e montare l’attrezzatura, lo spazio di via Angarano che precede l’accesso al monumento (dal civico 10 al 14 sul lato nord e dall’11 al 13 su quello a sud) resterà chiuso al passaggio pedonale dalle 6 alle 13 di domani, fino al montaggio completo dei mezzi d’opera (che potrebbe risolversi anche in un tempo inferiore di quello previsto). Per chi arriverà dal centro storico, l’attraversamento sul ponte sarà invece percorribile nei due corridoi laterali e messi in sicurezza, ora anche illuminati nelle ore serali e notturne, ma non potrà raggiungere via Angarano.
Per passare dalla destra e sinistra Brenta, e viceversa, bisognerà quindi utilizzare il Ponte della Vittoria o servirsi del bus navetta che rimane in funzione anche nella zona di Angarano. Secondo il titolare dell’impresa trevigiana, Giannantonio Vardanega, l’operazione sulla copertura proseguirà per una decina di giorni, al massimo due settimane, ma il passaggio pedonale sarà sempre garantito. «Tolte le tegole bisognerà anche analizzare lo stato della guaina», fa sapere.
Più lunghi, invece, i tempi previsti per completare l’analisi del materiale ligneo della struttura che sarà passata al setaccio integralmente da un pool di esperti. «Non sappiamo con precisione quali siano le condizioni – spiega Vardanega – soprattutto sulla parte inferiore del ponte, sulle stilate e le parti sommerse dall’acqua. L’indagine sarà meticolosa e impegnativa perché dovrà rilevare il grado di tenuta di ogni asse, soprattutto delle travi. Si dovrà stabilire se il legno dovrà essere sostituito perché ammalorato o potrà essere restaurato e trattato con le apposite resine. Questa fase indicativamente si protrarrà per qualche settimana. Difficile azzardare una scadenza precisa ma ci avvicineremo alla fine del mese, anche perché nei giorni a cavallo della Pasqua sospenderemo i lavori per permettere il flusso della gente sul ponte che aumenterà in considerazione del periodo di vacanza».
Nulla è ancora stato deciso per l’ingresso in alveo, se da nord o da sud del ponte; il titolare dell’impresa preferisce non sbilanciarsi. «Stiamo ancora lavorando per presentare una soluzione alternativa rispetto al progetto - osserva – ma al momento non c’è nulla di certo. Le variabili da tenere in considerazione sono molteplici».
Brenta diviso in due Per attraversare il fiume, da destra, servirà utilizzare Ponte della Vittoria