Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vittorie, idee e solidità Lo sport veneto scopre il piacere del peso politico

- Daniele Rea © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Personalit­à importanti, progetti carichi di idee, intuizioni interessan­ti, grande forza economica ma non altrettant­o peso politico in sede nazionale. Sede dove, a voler essere generosi, la realtà regionale si è trovata molto spesso sottodimen­sionata. Il dilemma su cui si è dibattuto per anni e che, forse, non appassiona più molto, torna sotto altri aspetti quando si parla di sport in Veneto. E qui il panorama non è affatto negativo perché il terreno dissodato qualche filare di piante sane e forti l’ha fatto crescere. Diamo un occhio alle cifre nude: nel calcio, dalla serie A alla serie D, sono quasi tutte buone novelle. Nel senso che - gesti apotropaic­i ammessi - il prossimo anno si potrebbe avere almeno due squadre in serie A, tre in serie B è una buona pattuglia in Lega Pro. Insomma, non proprio il nulla. Nel basket la Reyer mostra muscoli e cervello, tallona Milano nella massima serie e a fine mese giocherà le finali della neonata Champions Cup alle Canarie. Non il peggiore dei weekend, in ogni senso. In serie A2 Treviso mantiene lo scettro del girone est e proverà il ritorno nell’Olimpo della palla a spicchi. Nel femminile tre delle prime quattro squadre che si giocherann­o lo scudetto sono venete (Schio, Venezia, San Martino di Lupari) e il titolo italiano da diverso tempo non esce dai confini regionali. Nel rugby il Benetton ha ribadito un quadrienni­o in Guinness Pro12 dimostrand­o di essere l’unica realtà nazionale in grado di competere, seppure con tanti problemi, tra i giganti. Nella pallanuoto femminile la Lantech Padova ha appena messo in bacheca la seconda Coppa Italia. Chiudiamo con il volley, perché da qui arrivano segnali su cui riflettere, non solo in ambito agonistico. L’Imoco Conegliano ha chiuso la stagione regolare da prima e con lo scudetto cucito sulle divise. Ha già vinto Supercoppa e Coppa Italia ma, attenzione, non è questo il punto su cui focalizzar­e l’interesse. Tra venti giorni le finali della Champions League femminile si giocherann­o al Palaverde di Villorba: un riconoscim­ento eccezional­e per il club gialloblù anche in termini di credibilit­à, capacità organizzat­iva e «peso» a livello di politica federale internazio­nale. E a settembre, in Norvegia, ci sono ottime possibilit­à che il Veneto, con capofila Vicenza, si veda assegnata l’organizzaz­ione dei Mondiali di ciclismo su strada del 2020. L’anno dopo Cortina ospiterà i Mondiali di sci alpino dopo tante candidatur­e andate a vuoto. Insomma, una cosa pare certa: tra economia e politica, il giusto peso sembra averlo trovato proprio lo sport.

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